Chronicle | Controlli anti-Covid

Baite, il “blitz” dei carabinieri

Rifugi, après ski, piste (chiuse) al setaccio in tutto l’Alto Adige: 702 persone identificate, su 133 esercizi solo 4 sanzionati. Multati 29 scialpinisti. LA GALLERY:
Carabinieri Bolzano controlli anti-Covid
Foto: Carabinieri Bolzano

Controlli a tappeto da parte dei carabinieri della provincia di Bolzano nell’ultimo fine settimana in Alto Adige. Baite, rifugi, après ski - luoghi di potenziali happy hour e assembramenti in montagna -, così come bar e ristoranti nel fondovalle sono stati oggetto delle verifiche dei militari dell’Arma. Un’attività che rientra nel piano annunciato da Arno Kompatscher per una campagna congiunta delle forze dell’ordine statali e locali, volta a garantire il rispetto delle misure anticoronavirus (ora oggetto di una stretta per le festività di Natale) e a scongiurare gli episodi del weekend precedente.

 

Tutti i numeri

 

Complessivamente, nelle attività a cui hanno partecipato anche i colleghi del Nas dei carabinieri di Trento, le polizie comunali, la guardia di finanza e il corpo forestale provinciale sono state 702 le persone identificate, di cui 45 segnalate o sanzionate. Fra queste, ci sono 29 scialpinisti multati a Valdaora per non aver rispettato il divieto di percorrere le piste da discesa (chiuse). Ci sono anche due denunciati per guida in stato di ebbrezza (in val Passiria) e un trentino di Caldonazzo multato a Obereggen perché si è spostato da una provincia all’altra senza motivazione sufficiente. Gli esercizi pubblici e commerciali controllati sono 133. Per la categoria un risultato positivo, visto che gli esercenti segnalati sono solo quattro: il gestore di un bar ad Aldino per lo sforamento dall’orario consentito, il titolare di un rifugio sull’alpe di Luson per l’autocontrollo sanitario, ancora il collega di un altro rifugio sull’alpe di Rodengo per il mancato utilizzo della mascherina e infine il gestore di una malga a Obereggen che aveva troppi clienti rispetto al numero consentito.

 

Dalla val Badia a Solda

 

L’arco dei controlli abbraccia l’intero territorio della provincia. I servizi, precisa il comando provinciale di Bolzano, sono stati svolti dal sabato pomeriggio alla domenica pomeriggio, principalmente nelle zone di Obereggen, Carezza, val Gardena, Alpe di Siusi, Solda, media e alta valle d’Isarco, val Badia e tutta la Pusteria ma anche in Bassa Atesina.

Proprio in quest’ultima zona, pur non essendoci comprensori sciistici, sono stati controllati 37 esercizi commerciali in quota e più di cento a fondovalle con 247 persone identificate. Due persone, avventori di locali, sono state sanzionate per violazione delle norme anti-covid. Oltre ad essi un gestore di un bar di Aldino è stato multato poiché aveva tenuto aperto il proprio esercizio pubblico per oltre due ore rispetto l’orario consentito.

A Solda in tre locali pubblici sono state controllate dieci persone, scarsa quindi l’affluenza, tutte rispettose delle precauzioni anti-covid e quindi nessuna sanzione.

I carabinieri della compagnia di Bressanone e quelli del Nas di Trento, con la collaborazione del personale delle stazioni forestali di Bressanone, Chiusa e Rio di Pusteria del corpo forestale provinciale, tra i comuni di Bressanone, Villandro, Rio di Pusteria, Rodengo e Luson, hanno controllato ben diciassette tra rifugi e baite, anche al di fuori dei comprensori sciistici (attualmente ancora chiusi). Nel corso dell’attività sono state segnalate due persone. Il titolare di un rifugio sull’alpe di Luson per una mancanza relativa alle procedure di autocontrollo sanitario “Haccp”, per non aver ottemperato ad alcune procedure relative allo stoccaggio degli alimenti e il gestore di un altro rifugio, sulle Alpi di Rodengo, per non aver fatto uso dei previsti dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

In totale sono stati identificate sessantotto persone. In tutti i casi non venivano riscontrati assembramenti o accertate violazioni in materia di distanziamento sociale.

A Obereggen sabato i carabinieri della compagnia di Bolzano hanno sanzionato amministrativamente un trentino di Caldonazzo che non aveva giustificazioni per essersi  spostato da una provincia all’altra, il gestore di una malga che aveva troppe persone tra i propri clienti rispetto al numero possibile. Ottanta sono state le persone identificate in loco.

 

A Valdaora 29 scialpinisti multati

 

In alta val Pusteria tra Sesto, Dobbiaco, Braies, Villabassa, Monguelfo Valdaora e Anterselva, i carabinieri della compagnia di San Candido hanno controllato trentadue esercizi pubblici di cui quattro in quota. Positivo l’esito dei controlli, sottolinea l’Arma che ha constatato “un rispetto delle regole generalmente diffuso”. Novantasei le persone identificate di cui trentasei sanzionate. Il numero di sanzioni è alto, spiegano i militari, poiché delle 29 persone controllate a Valdaora, tutte e 29 sono state sanzionate per la violazione della norma che vieta di esercitare lo sci-alpinismo sulle piste da sci, anche se queste fossero chiuse al pubblico.

Nell’area di competenza della compagnia di Brunico sono stati svolti servizi nella Pusteria unitamente alla polizia locale di Brunico e alla guardia di finanza di Brunico. In val Badia invece i controlli sono stati svolti congiuntamente ai Nas. La stragrande maggioranza degli esercizi in quota erano chiusi. Un solo rifugio in Badia, a Colfosco, era aperto ma non sono state trovate irregolarità di sorta. Tra le due aree d’interesse sono stati controllati 29 esercizi pubblici e 129 persone. Solo tre i sanzionati per aver violato il divieto di spostamento in orario notturno.

Nel Burgraviato i carabinieri non hanno riscontrato la presenza di molte persone in montagna. Sei i locali in quota controllati e nove a fondovalle con 72 persone presenti in totale. Nessun gestore è stato sanzionato. A Moso in Passiria una persona è stata sanzionata poiché non aveva coperto naso e bocca. Mentre a San Leonardo due sono stati multati per aver violato il divieto di circolare tra le 22 e le 5 del mattino senza giustificato motivo. Uno di essi si è rifiutato di sottoporsi a controllo etilometrico, pertanto è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e gli è stata sequestrata ai fini della confisca la propria autovettura tipo pick-up.

A margine dei controlli ai locali pubblici, un automobilista ha subito il ritiro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza a Valle di Casies. Si era messo alla guida del proprio Suv dopo aver bevuto e aveva un tasso alcolico fino a quasi 1,6 grammi di alcol.