Society | Migranti

Abolito il reato di clandestinità

È passata ieri (21 gennaio) al Senato con la proposta di mediazione messa a punto dal governo sul reato di immigrazione clandestina. Rimane in vigore il “rilievo penale delle condotte di violazione dei provvedimenti adottati in materia”.

Il progetto di legge che di fatto abolisce il reato di clandestinità – reato che anche nel recente passato aveva consentito la sospensione dei diritti fondamentali nei confronti di molte persone recluse nei cosiddetti centri di prima accoglienza – passa al Senato con l’opposizione della sola Lega. Dopo settimane di discussioni e tensioni, anche all’interno dei gruppi parlamentari che hanno sostenuto il mutamento della norma (per esempio il M5S), a spuntarla è la proposta lanciata dal sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri. In pratica il precedente reato di ingresso illecito in Italia viene trasformato in illecito amministrativo. La sfumatura non è di poco conto. Mentre prima il migrante sprovvisto della documentazione necessaria al suo soggiorno poteva infatti essere imprigionato, adesso deve essere “soltanto” espulso: sanzioni più gravi subentrerebbero se tale provvedimento di espulsione venisse ignorato o se l’immigrato tornasse in Italia.