Chronicle | Il nuovo esecutivo

Tutti i nomi del governo Renzi

La vera unica novità è costituita dalla cospicua presenza femminile. Per il resto assennato mix di nomi che lasciano trasparire in filigrana la matrice della cultura politica di Matteo Renzi.
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16 ministri. La metà sono donne. Otto provengono dalle fila del Partito democratico (Mogherini, Orlando, Pinotti, Franceschini, Madia, Boschi, Lanzetta, Martina), tre dal Nuovo centrodestra di Angelino Alfano (oltre a lui anche Lorenzin e Lupi), uno da Scelta civica (Giannini) e Udc (Galletti) e tre tecnici (Padoan, Guidi, Poletti). Sottosegretario alla presidenza del Consiglio il ministro uscente degli Affari regionali, Graziano Delrio

Ha scritto Gad Lerner in un commento quasi a caldo: “Sicuramente è un governo politico (notare bene Andrea Orlando alla Giustizia, sarà una figura-chiave) che ondeggia nelle sue componenti economico-sociali: tra Federica Guidi (suggerita da Montezemolo), cioè una donna di Confindustria, allo sviluppo economico, e Giuliano Poletti, uomo delle Coop al Welfare, il baricentro è spostato sulle imprese: nessun sindacalista nè ex sindacalista nel governo Renzi, in coerenza con la sua impostazione. La destra di Alfano conserva le sue posizioni. I bersaniani e i giovani turchi del Pd si fanno avanti con i loro uomini di punta (Orlando e Martina), come a prevenire il pericolo di una scissione. Positiva la larga presenza femminile, un progresso. Anche se mi dispiace il sacrificio di Emma Bonino”.

Nessun nome riesce comunque a fare ombra al leader, che in modo “scanzonato” - e forse anche un po' temerario - ha deciso così di puntare tutto sulla sua capacità di esprimere una forte leadership.

Per quanto riguarda il ministero degli Affari regionali - che interessa il Sudtirolo più da vicino - da notare la presenza della "civatiana" Maria Carmela Lanzetta, sindaco simbolo della lotta alla 'ndrangheta.

La lista dei ministri e un loro breve ritratto. Qui la diretta streaming il giuramento del nuovo governo.


 
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Alessandro Stenico Sat, 02/22/2014 - 16:05

Il nuovo ministro per l’Ambiente è un nuclearista convinto, contrario al referendum sull’acqua, quattro anni fa, allora candidato alle regionali in Emilia Romagna, apriva al ‪‎nucleare‬: Se mi dimostrano che in tutta Italia il sito più sicuro e più economico è in Emilia-Romagna, spiegava ai microfoni, io non avrei timore a metterlo in Emilia-Romagna.
Questo la dice lunga sull’importanza che sembra si sia data ad un ministero da Renzi che in altri Paesi europei è ritenuto vitale, tanto che in Germania sia la cancelliera Angela Merkel che il vicencancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel sono stati ministri dell’ambiente.
http://www.greenreport.it/news/gianluca-galletti-un-commercialista-mini…

Sat, 02/22/2014 - 16:05 Permalink