Rassegna stampa del 21 marzo 2013

Dalla mazzetta dei giornali locali, oggi manca il Corriere dell'Alto Adige che non è in edicola a causa dello sciopero proclamato dai suoi giornalisti.

Consultazioni, l’Svp sul colle più alto

Rispetto per la minoranza linguistica tedesca e l’autonomia altoatesina e fiducia confermata a Pierluigi Bersani per l’incarico di formare il nuovo governo. Questi i punti salienti dell’incontro avuto ieri con il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano dalla delegazione Svp guidata dall’Obmann Richard Theiner, accompagnato dal presidente del Gruppo per le autonomie al Senato Karl Zeller e dal deputato ladino Daniel Alfreider. La Dolomiten riserva il titolo di apertura proprio alla fiducia accordata al leader del Pd: “Svp wirbt bei Napolitano fuer Bersani als Premier”, mentre la Tageszeitung sceglie l’ironia: “Ausflug nach Rom” e poi sottolinea come la posizione della Stella Alpina sia a favore della stabilità e contro nuove elezioni, anche se la formula indicata da Zeller è piuttosto improbabile: una coalizione tra Pd, Scelta civica e Lega Nord. Tutti i quotidiani locali non mancano di riportare l’originale scelta di tenere la conferenza stampa che ha seguito l’incontro con il Capo dello Stato in italiano, tedesco e ladino, tra lo sconcerto dei giornalisti che assiepavano la sala stampa del Quirinale.

La stazione ferroviaria tra passato e futuro

Ieri è stata inaugurata, nell’atrio della stazione, la mostra “L’era del treno a Bolzano” realizzata dal Curatorio per i beni tecnici e culturali. L’evento è però stato anche l’occasione per tornare a parlare del futuro dell’areale, sfida urbanistica – ma anche economica – che cambierà il volto della città. Ma mentre Tageszietung e Dolomiten pongono l’accento principalmente sull’aspetto culturale (“Ein Juwel der Gruenderzeit”, titola il quotidiano dell’Athesia, citando Witti Mitterer del Kuratorium), l’Alto Adige sottolinea come il laborioso accordo tra i soggetti coinvolti nella riqualificazione sia ormai a un passo: “Areale ferroviario: la firma entro un anno”. Alla già complessa questione si è però aggiunta una nuova variabile che potrebbe sparigliare le carte: la proposta del miliardario austriaco Benko di realizzare un Kaufhaus tra via Stazione e via Alto Adige. Quella che è una prima proposta – per quanto concreta e perfino firmata da un archistar quale David Chipperfield) – è già molto benvista dai politici locali. Durnwalder all’Alto Adige: “Non credo che i due progetti siano incompatibili. Di qui verso i Piani ci saranno case, negozi legati ai trasporti, aree artigianali. Davanti Benko farà il suo centro. Sarà tutto più vivo. Sono complementari”; e poi l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bolzano Maria Chiara Pasquali: “Oggi facciamo un nuovo step per l’Areale, poi chiamiamo Benko. Ma se uno mette sul piatto 180 milioni di euro per riqualificare un’area degradata che faccio, gli chiudo la porta in faccia?”.

Un nuovo fronte per il caso Sel?

La prudenza in questi casi è sempre un’ottima consigliera, ma tra i condizionali e formule le dubitative d’obbligo i quotidiani locali riportano con grande evidenza la possibile apertura di un nuovo filone d’indagine riguardo allo scandalo Sel. “Vinschger Bombe” titola senza tanti eufemismi la Tageszeitung, “Scandalo Sel, sospetti anche per Lasa” scrive l’Alto Adige. Il copione è lo stesso già visto per altre centrali elettriche: la concessione per la centrale di Lasa potrebbe essere stata affidata tramite accordi tesi a scavalcare il bando di gara. Il consigliere provinciale Svp Josef Noggler sarebbe quindi intenzionato a presentare un esposto alla Procura della Repubblica per fare piena luce sul caso e verificare se ci sono state delle irregolarità da sanzionare.