Il sangue freddo dei bolzanini a Bruxelles
Update: Il bilancio complessivo degli attentati di Bruxelles è salito ad "almeno 26 morti" e 130 feriti, secondo fonti ufficiali belghe che hanno confermato la matrice terroristica: a provocare l'esplosione all'aeroporto è stato un attacco suicida. Il trasporto pubblico nella capitale è sospeso, così come il traffico aereo. Chiusi gli aeroporti, la stazione ferroviaria e quelle della metropolitana. Le autorità belghe hanno dichiarato lo stato di massima allerta (livello 4). Le due esplosioni all'aeroporto di Zaventem hanno devastato l'area check-in della compagnia American Airlines. Un'altra bomba è esplosa alla stazione della metropolitana di Maelbeek, nel cuore del quartiere europeo. L'Unione europea ha invitato i propri funzionari a non uscire di casa o dagli uffici.
salto.bz: Prof. Trevisiol, come state vivendo l’attacco dalla periferia di Bruxelles dove abitate?
Robert Trevisiol - Abbiamo seguito le notizie alla radio ed abbiamo consultato alcuni siti web, ma abbiamo visto che imperversano soprattutto tweet di persone che vogliono conquistarsi visibilità. La sfida è di identificare le fonti che mostrano di orientarsi al meglio nella selezione delle informazioni. Al momento stiamo seguendo soprattutto sia il sito fiammingo standard.be che Rai News 24.
Il quadro della situazione a Bruxelles che giunge a Bolzano attraverso i mezzi d’informazione e i social network parla di una città completamente bloccata per quanto riguarda le possibilità di muoversi. L’aeroporto è bloccato almeno fino a domattina e sono state chiuse sia la metropolitana che le stazioni ferroviarie. Che aria si respira nel quartiere dove abitate voi?
Viviamo in una zona particolarmente calma della città e, benché io non abbia ancora messo il naso fuori di casa, non mi risulta che qui il traffico veicolare abbia subito qualche conseguenza in seguito a quanto è accaduto. Il quartiere in cui abitiamo si chiama Ixelles, ma ci troviamo in una zona che confina con un altro comune che si chiama Uccle e un altro quartiere popolare che si chiama Saint-Gilles. In sostanza ci troviamo nella parte sud di Bruxelles, abbastanza lontani dal centro città.
Secondo le prima informazioni l’attacco terroristico coordinato sarebbe consistito in due esplosioni all’aeroporto e almeno un'altra nella stazione della metropolitana di Maelbeek, che si trova vicino alle sedi dell’Unione Europea.
La stazione Maelbeek è quella che in parte si trova sotto il palazzo del consiglio dei ministri della EU, mentre la stazione Schumann è quella che si trova a ridosso dei principali edifici tra cui quello che si vede sempre in televisione con la sfilza delle bandiere.
Le autorità di Bruxelles avrebbero consigliato agli abitanti di non muoversi di casa in questa giornata drammatica. Ci sono problemi logistici legati alla viabilità bloccata ma c’è anche una grande preoccupazione legata alla sicurezza. Non si sa infatti se le tragica sequela delle esplosioni è finita o meno. E non si esclude che quanto avvenuto sia ricollegato all’arresto del terrorista fuggitivo avvenuto nei giorni scorsi proprio nella capitale belga.
Intorno alle ore 10 in televisione ho visto il ministro, con il suo solito sorriso ebete, spiegare che la situazione sarebbe stata immediatamente esaminata dal suo comitato di coordinamento che doveva riunirsi da un istante all’altro. Il premier ha anche invitato a mantenere una certa calma in attesa di avere notizie più precise. Altro per il momento non ho sentito.
Nel corso della giornata lei prevede di muoversi dalla sua abitazione?
In effetti oggi avrei l’appuntamento settimanale con la mia fisioterapista che si trova in un altro quartiere che dovrebbe essere relativamente calmo. Io sono al di qua dell’università e mi dovrei recare al di là. Ma se ci saranno problemi di traffico o altro naturalmente potrebbe essere che all’ultimo istante io sia indotto ad annullare questo appuntamento. Forse anche perché la fisioterapista ha tre bambini che magari oggi verranno mandati a casa da scuola. Non lo so ancora. Anche se tendenzialmente non rinuncerei in base ad una mia preoccupazione o ad una sensazione di pericolo.
Mi sembra di capire che in voi prevale una moderata preoccupazione, insieme al desiderio di capire il reale stato delle cose.
Direi di sì. E devo anche dire anche che l’ipotesi che mi ha maggiormente colpito in queste ore è stata quella secondo cui la sortita de Abdeslam dal palazzo in cui era rifugiato e il suo tentativo un po’ goffo di fuggire tra i poliziotti in assetto di guerra non fosse una mossa di diversione per permettere a qualcun altro forse dallo stesso stabile di scappare indisturbato.