Politics | Merano

“Un’assoluta mancanza di rispetto”

La Civica per Merano attacca il sindaco Rösch per le sue dichiarazioni sulla Solland Silicon. “Uscita intempestiva e dannosa, dove sono i partner di giunta?”.
Paul Rösch
Foto: K. a.

Non sono piaciute né ai sindacati né - prevedibilmente - ai suoi avversari politici le affermazioni del sindaco di Merano Paul Rösch riguardo la Solland Silicon. Per evitare che l’azienda di Sinigo, messa all’asta poche settimane fa, finisca nelle mani di un altro imprenditore come Maurizio Pugliese - ha detto il primo cittadino - meglio trasformare la zona in questione in una nuova area artigianale. Venerdì mattina (24 marzo) i sindacati di Cgil, Cisl, Uil e Asgb si daranno appuntamento davanti al municipio per chiedere le dimissioni del sindaco e invitano i consiglieri comunali a partecipare al sit-in. Secondo i sindacalisti quanto affermato da Rösch rischia di influenzare negativamente le trattative con potenziali acquirenti.

A prendere posizione, ora, è La Civica per Merano attraverso la voce del capogruppo Walter Taranto: “2 giorni prima dell’apertura dei festeggiamenti dei 700 anni di Merano, Paul Rösch, si dimentica di chi con i suoi 90 anni di storia ha contribuito a scrivere una parte importante della Merano dell’ultimo secolo. Una assoluta mancanza di rispetto nei confronti di tutte quelle persone e quelle famiglie che giornalmente si confrontano con il delicato problema della Solland e del suo fallimento. Uscita per altro intempestiva e dannosa, in un momento delicatissimo in cui i curatori stanno cercando di trovare un nuovo acquirente per lo stabilimento e dare così un futuro certo a quelle famiglie che da anni si vedono costrette a vivere nella precarietà”.

Taranto taccia il sindaco di superficialità nella sottovalutazione dei costi della bonifica (secondo i sindacati bonificare l’area costerebbe fra i 500 e i 600 milioni di euro); e di inadeguatezza perché “quando parla di Solland e di vasta area probabilmente si dimentica che nel sito di Sinigo operano 2 aziende distinte e che mentre una è in fallimento l’altra svolge la sua attività regolarmente”. “Rimango rammaricato dall’assoluto silenzio dei partner di giunta. Soprattutto dai partiti italiani che permettono queste uscite fuori luogo e dannose. Chi tace acconsente purtroppo. Ne prendiamo tristemente atto.”, commenta ancora Taranto annunciando che il proprio gruppo consiliare non parteciperà alla cerimonia ufficiale di apertura del giubileo dei 700 anni di Merano, il prossimo venerdì.