“Mi viene da piangere”
Per il suo sfogo notturno (pubblicato alle 2 di oggi 22 aprile) Peterlini ha scelto la sua pagina Facebook.
“Die neue politische Führung zerstört alles, was wir mit Begeisterung und Weitblick aufgebaut haben. Sie versteht nicht, welche strategische Bedeutung das Projekte für die Zukunft hat. Es ist zum Weinen.”
L’ex senatore SVP fa riferimento alle notizie apparse sulla stampa in questi giorni che parlano di una possibile vendita in vista per quanto riguarda Pensplan Invest sgr, la società che gestisce fondi per 1,3 miliardi di euro, tra i quali il famigerato Fondo Family dei vitalizi dei consiglieri regionali.
Oskar Peterlini - lo ricordiamo - è stato primo promotore del progetto di previdenza complementare della Regione Trentino Alto Adige (Pensplan e fondi pensione Laborfond e Plurifonds), autore della legge regionale che che li regolamenta.
Nella sua invettiva Peterlini accusa Kompatscher (“non ha visione per progetti strategici”). L’esponente della SVP - già a lungo consigliere regionale prima di diventare senatore nel 2001) - afferma che “il Signor Presidente e la sua giunta non fanno altro che tagliare finanziamenti alla sanità, al sussidio affitti, al sociale, all’economia, alle associazioni”.
L’attacco di Peterlini a Kompatscher prosegue quindi dando libero sfogo alla sua anima territoriale e cioè di uomo (e rappresentante politico) della Bassa Atesina.
“Il Landeshauptmann corre freneticamente da paese a paese per propagandare e ingrandire il grande buco finanziario dell'aeroporto, pensando che la gente non sappia decidere (come vorrebbe lui) con la propria testa.”
Dopo di che Peterlini scocca la sua freccia finale dando un giudizio lapidario e assolutamente negativo sulla politica finanziaria della Provincia di Bolzano a guida Kompatscher, facendo specifico riferimento alla migliore gestione della precedente amministrazione provinciale.
“Dopo che noi con il Presidente Durnwalder avevamo concordato un patto finanziario equo con Roma, hanno rinunciato senza necessità a 800 milioni all'anno, quasi un quinto del bilancio provinciale, e ora mancano soldi per le cose più vitali dei cittadini”