Politics | Pensioni d'oro

Peterlini: “Così si offende un’intera generazione di politici”

L’ex senatore non ci sta e reagisce all’attacco dei giovani Svp. La vecchia generazione è vittima da settimane di un discredito immeritato, che non tiene conto di quanto essa ha compiuto per il benessere complessivo della nostra provincia.

La dura presa di posizione della Junge Generation sulla questione delle pensioni ha nuovamente increspato la superficie dei rapporti all’interno della Svp. E questo proprio nel momento in cui la difficile opera di ricucitura tra le diverse sensibilità sembrava aver convinto tutti della necessità di abbassare i toni, lasciando così in canali più controllati l’eccesso di rabbia versato nelle ultime settimane.

A reagire, stavolta, è l’ex consigliere e parlamentare Oskar Peterlini, il quale ha ribadito che il danno d’immagine patito dai cosiddetti “Altmandatare”- nonostante essi non siano stati mai coinvolti nell’elaborazione della legge adesso demonizzata – è un problema che deve essere risolto collettivamente, ossia non facendo degenerare la polemica in una guerra tra genitori e figli. “La generazione dei padri (quella di Magnago, Benedikter e molti altri) ha contribuito alla costruzione dell’autonomia e al benessere della provincia”, così Peterlini. E tra i meriti della cosiddetta “vecchia guardia” – ha proseguito l’ex senatore includendosi nel gruppo – c’è sicuramente anche quello di aver aiutato proprio la Junge Generation a diventare un’organizzazione forte com’è adesso.

Alla fine Peterlini ha ricordato che è stato proprio per merito suo e della sua generazione se, nel 1995, fu diminuita drasticamente la somma destinata alla previdenza dei Consiglieri e l’età per andare in pensione fu alzata a 65 anni, in un periodo dove altre categorie di lavoratori potevano già farlo a 55 anni.