Politics | Palazzo Widmann

Le decisioni della Giunta

Molti i temi presentati in questa giornata estiva dal presidente Luis Durnwalder. Dalla capitale della cultura alla disoccupazione, senza dimenticare la sanità e i finanziamenti europei e regionali.
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simmantics 02-03.09.2023
Foto: Benno Simma

Oggi a Palazzo Widmann il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha esposto le decisioni prese dalla giunta. E ha fatto il punto su alcuni punti irrisolti, prima tra tutte la questione dei fondi europei.

Fondi europei  eregionali
Il fondo sociale europeo (FSE) ha stanziato per il settennato 2007-2013 una serie di fondi che sono confluiti anche nelle casse della Provincia per realizzare progetti e infrastrutture. Nei giorni scorsi era però emersa una polemica a livello nazionale in merito a questi fondi. Sembrerebbe infatti che la provincia di Bolzano sia in ritardo. Il presidente, a nome della giunta, ha però puntualizzato come in realtà l'Alto Adige non sia solo in linea con i tempi richiesti dal programma, che vede il termine ultimo per la conclusione dei progetti nel 2015, ma abbia già impegnato il 100% e liquidato la metà dei fondi ottenuti. Nessun pericolo per l'Alto Adige, quindi, di perdere i finanziamenti europei.

La giunta provinciale ha discusso anche di fondi regionali. La Regione ha infatti prestato a zero interessi 250 milioni di euro a ognuna delle due province autonome. Questi fondi, una volta accettati, devono essere investiti in attività innovative. Trento ha già deliberato a favore della ricezione di questi fondi, mentre Bolzano ha deciso oggi non solo che li avrebbe accettati, ma anche come li avrebbe in parte investiti. 50 di questi milioni verranno inseriti nel progetto della Banda Larga. Se infatti la realizzazione a competenza della provincia è già coperta, maggior difficoltà hanno i comuni che si dovrebbero occupare della diffusione capillare del servizio di internet veloce. I 50 milioni sopracitati (tolti i 3 che verranno dati alla RAS per realizzare le centrali dislocate nel territorio) verranno perciò distribuiti ai comuni per la realizzazione della rete locale. Altri 50 milioni del fondo regionale saranno destinati alle esportazioni.  

Dalle questioni economiche a quelle sanitarie. 
Due i temi trattati. Il primo è l'accorpamento dei servizi psicologici presenti sul territorio. Al fine di ridurre i costi, infatti, è stato deliberato che, nei centri periferici dove esistono due servizi di assistenza psicologica - quello ospedaliero e quello gestito dal comprensorio -, i due servizi vengano integrati. Buone nuove invece per la medicina sportiva: i timori per la chiusura dei centri e la privatizzazione del servizio possono dissiparsi. Gli 80.000 iscritti alle associazioni sportive sparse in tutti i 116 comuni dell'Alto Adige non permettono una riduzione o una privatizzazione del servizio. Resta però il problema dei costi: molte strutture sono in affitto e probabilmente dovranno essere spostate in altre sedi meno costose.

Capitale della cultura
La candidatura di Venezia e del Nord-Est a Capitale della Cultura nel 2019 si fa sempre più concreta, quindi le singole realtà (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano) dovranno presentare due progetti qualificanti per la cultura del territorio. Il tema è quello della cultura, dell'economia e della pace. La provincia di Bolzano ha presentato oggi i suoi cavalli di battaglia: il forte di Fortezza, che è nato come luogo di guerra ma oggi è un luogo di cultura, e il nuovo polo bibliotecario di Bolzano: spazio di cultura ma anche di incontro tra le realtà linguistiche dell'Alto Adige, quella italiana, quella tedesca e quella ladina.

Trasmissioni in ladino
La comunità ladina ha oggi ottenuto molto spazio durante la conferenza stampa. Infatti i nuovi progetti per le trasmissioni radio e televisive della RAI in lingua ladina hanno ricevuto il via libera definitivo. Nei piani elaborati da provincia e RAI, infatti, aumenteranno le trasmissioni radio in lingua ladina. Per quanto riguarda la televisione, il TG è stato spostato dalle 8 alle 22, e avrà durata doppia. Unica pecca del progetto è il fatto che non possa ancora partire. I fondi sono già stati stanziati (20 milioni dai 100 ricevuti da Roma secondo l'Accordo di Milano), ma la ricerca di giornalisti in lingua ladina non ha avuto successo. Una parte di colpa l'ha probabilmente avuta il bando, ha sottolineato il presidente, che cercava giornalisti con accento della Val Gardena e non della Val Badia. Rimane il fatto che, senza questi professionisti, le trasmissioni non possono cominciare. 

Notizie anche per le trasmissioni televisive in lingua tedesca, che non subiranno modifiche se non nell'ottenimento di un canale preferenziale. In questo modo le trasmissioni nazionali non verranno interrotte.

Disoccupazione e brevi
Altro punto in discussione è stato il fondo disoccupazione. La giunta ha infatti rivisto i criteri per l'assegnazione del sussidio di disoccupazione. Verranno esclusi coloro i quali, entro tre mesi, non si saranno presentati agli uffici di collocamento. Per i lavoratori stagionali il termine è stato prolungato a sei mesi. Un'altro criterio è stato inserito, e riguarda da vicino le donne. Chi lascia il lavoro durante la maternità o entro i dodici mesi successivi al parto non riceverà più il sussidio.

Domani avrebbe dovuto tenersi un incontro congiunto tra i presidenti di Alto Adige e Trentino, assieme al ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, per discutere dei fondi stanziati dallo Stato centrale per il tunnel del Brennero. Parte di questi fondi, a quanto pare, sono stati deviati sulla rete stradale trentina. L'incontro è però saltato: saranno solo i tecnici a confrontarsi e non si prenderanno quindi decisioni politiche. Apertura da parte di Bolzano alla cessione di una parte di questi fondi a Trento.

Un'ultima breve: la giunta ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell'SMG. CDA che dovrà nei prossimi giorni nominare il suo presidente - o presidentessa.