Society | Nuove rubriche

Il primo libro da non comprare

Minimum Fax sberleffa Biancofiore. Il suo libro suscita commenti sarcastici ed è considerato uno scherzo, più che una vera opera letteraria.

D'estate si legge di più. La gente va in vacanza, si piazza sotto l'ombrellone e al ritmo cadenzato delle onde – nelle spiagge più affollate percepibile soltanto dai privilegiati che sono riusciti ad accappararsi una sdraio prossima al mare – sfoglia con indolenza qualche pagina di un libro generalmente comprato per l'occasione. Letture poco impegnative, di preferenza, come memorie, autobiografie, confessioni intime. Per aiutare a scegliere il libro dell'estate esistono rubriche di ogni genere, sospese tra il consiglio autentico dato dal critico ispirato e la mera pubblicità travestita imposta dagli uffici stampa delle più prosperose case editrici. Raro, al contrario, incontrare una rubrica di stroncature, dove a risaltare non sono cioè i libri "da avere", ma quelli da lasciare a prendere polvere sugli scaffali.

Una di queste rubriche, intitolata in modo poco promettente „Li mortacci tua“, è stata inaugurata oggi sulla pagina facebook di Minimum Fax* [vedi aggiornamento in fondo alla pagina], casa editrice romana, anzi trasteverina, e il primo „consiglio di non acquisto“ riguarda il romanzo di una scrittrice debuttante ma per altri versi notissima: Michaela Biancofiore.

A quest'opera, definita di "singolare rarefazione dell'intelletto umano", non viene risparmiato il sarcasmo sadico dei commentatori. Ma alla fine qualcuno, non si capisce però se per rincarare la dose o mosso da sincera misericordia, spezza una lancia in favore della nostra: „La vita di Michaela è una vita vera, fatta di salite e di discese, di amori e di sofferenze, di gioie e dolori. Non come la nostra che siamo qui in rete a crearci delle vite che non abbiamo“.

Aggiornamento (23 luglio 2014). Riceviamo e volentieri pubblichiamo: 

Salve, sono il libraio che gestisce la pagina fb della libreria minimum fax, entità distinta dalla casa editrice minimum fax. Ho letto l'articolo, volevo solo informare che ci sono delle inesattezze che per dovere di cronaca credo sarebbero da correggere. In primis la differenza tra la libreria e la casa editrice: sono io, libraio, che ho scritto questa cosa, la casa editrice nulla ha a che fare con la mie/nostre opinioni di librai indipendenti. Inoltre nella parte in cui si dice che qualcuno, tra i commenti che seguono il post, tenta di salvare il libro e il suo contenuto, viene commessa la seconda inesattezza: il commento è sempre mio. e, ovviamente, è del tutto sarcastico.