“I disservizi? Falso, offriamo qualità”
“Un’offerta qualitativamente alta” che avrebbe convinto la commissione valutatrice. “Nessuna inefficienza” invece nel trasporto disabili svolto attualmente in provincia di Bolzano. Anzi, “al contrario - prosegue la replica - riceviamo feedback positivi proprio dall’Alto Adige”. Questa la risposta della Tundo Vincenzo spa, azienda nata in provincia di Lecce e oggi presente nel resto d’Italia, Sudtirolo compreso, al comunicato con cui Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto di fare luce sull’esito della gara per il trasporto scolastico. Una nota che ha rinverdito lo scontro etnico per via della parola utilizzata, quel “Walsch” (poi omesso nell’interrogazione ufficiale), per bollare il passaggio in mani “italiane”, alludendo al Sud Italia, del servizio nelle valli altoatesine. Sul tema interviene anche Arno Kompatscher, che stoppa la “provocazione” di STF, mentre gli autonoleggiatori locali rappresentati da lvh.apa (artigiani) lamentano l’assegnazione dell’appalto fuori provincia.
Un appalto contestato
Sul tema del trasporto scolastico e della relativa gara - nella quale Tundo spa risulta prima in graduatoria, battendo Ksm e Sad, ma non c’è ancora l’aggiudicazione - si intreccia una polemica posta su diversi piani. Tra politica, appartenenza etnica, economia. Con in mezzo gli oltre 4.000 studenti delle elementari, delle medie e delle superiori nelle zone non raggiunte dagli altri mezzi pubblici che quotidianamente, nel periodo scolastico, vengono portati a scuola e poi di nuovo a casa.
Il presidente Kompatscher dalla sua pagina facebook blocca il partito identitario sudtirolese sul termine utilizzato, associandosi all’intervento del suo vice Giuliano Vettorato. “Parole e atteggiamenti provocatori - dice il Landeshauptmann - non fanno progredire la nostra terra, anche se per qualcuno sono irrinunciabili. L’uso della parola Walsch con una connotazione negativa è del tutto fuori luogo. In Alto Adige dovremmo invece essere ancora più rispettosi delle diverse sensibilità”.
Le provocazioni non fanno progredire la nostra terra. L’uso della parola Walsch in modo negativo è del tutto fuori luogo (Arno Kompatscher)
Dal punto di vista aziendale, arriva la replica alle accuse mosse da Atz Tammerle. “Riteniamo che l’impresa - precisa Eliana Degennaro, responsabile relazioni esterne di Tundo Vincenzo spa - abbia presentato un’offerta qualitativamente alta così come valutata da questa commissione aggiudicatrice e da altre commissioni in altre gare d’appalto che la stessa si è aggiudicata nell’ultimo anno. Per quanto riguarda i disservizi citati dalla consigliera, precisiamo che non ci risultano alcune inefficienze, al contrario riceviamo feedback positivi da tutti gli enti per i quali prestiamo servizio proprio in Alto Adige”.
Abbiamo presentato un’offerta qualitativamente alta, così come negli altri bandi già vinti da noi. Disservizi? Non ci risultano (Tundo spa)
La protesta delle imprese locali
A livello economico e professionale la fase di aggiudicazione che a quanto pare vede vincitrice l’azienda pugliese genera il malumore degli autonoleggiatori locali. La categoria denuncia i nuovi problemi all’orizzonte per i propri associati. Dopo le difficoltà economiche riscontrate durante gli ultimi mesi per i numerosi viaggi annullati a causa del Covid-19 - si legge nella nota di lvh.apa -, gli addetti ai lavori del settore hanno dovuto fare i conti con un altro duro colpo. In futuro l’incarico per lo svolgimento del servizio di trasporto alunni verrà assegnato ad una ditta proveniente da fuori provincia, constatano i vertici di lvh.apa che “si aspettano una verifica in merito all’effettivo rispetto dei criteri di qualità”.
“Il nostro settore è già stato duramente colpito dal coronavirus - afferma il presidente della sezione di mestiere Hansjörg Thaler -. A seguito di questa scelta alcune aziende rischieranno seriamente di scomparire in maniera definitiva”.
Siamo già stati colpiti dal coronavirus. Con questa scelta alcune nostre imprese rischieranno di scomparire (Hansjörg Thaler)
Gli autonoleggiatori ricordano le “numerose realtà locali, appartenenti al settore, che si sono occupate per anni del trasporto studenti in modo professionale ed affidabile, svolgendolo in maniera impeccabile anche nelle valli più remote della provincia”. A beneficio degli oltre 4.000 studenti, dalle elementari alle medie, trasportati quotidianamente negli istituti e poi di nuovo a casa. Un bagaglio di esperienza, professionalità e conoscenza del territorio secondo gli artigiani. “Non deve assolutamente accadere - conclude il presidente dell’associazione Martin Haller - che a rimetterci per questa decisione siano i bambini. Sono convinto che le autorità di vigilanza competenti verificheranno nel dettaglio l’effettivo rispetto dei criteri di qualità da parte dell’azienda scelta per svolgere il servizio. In questo modo nessun bambino rischierà di venire lasciato per strada”.