Economy | Danni all'erario

Air Alps: i Verdi interpellano la Corte dei Conti

Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss hanno depositato presso la sede bolzanina della Corte dei Conti un esposto contro la Provincia, ritenendola responsabile di aver bruciato denaro pubblico per una somma di 6 milioni di euro.

“L'avventura in Air Alps si è rivelata una catastrofe finanziaria per Provincia e Regione, che hanno investito tra il 2005 e il 2006 6 milioni di euro prelevati dalle tasse dei cittadini”. Questo uno dei passaggi del testo dell'esposto presentato stamani (22 agosto) alla Corte dei Conti di Bolzano dai due consiglieri provinciali dei Verdi: “L'esposto fotografa una situazione di sprechi e un uso a dir poco spregiudicato della normativa vigente”.

In particolare, Heiss e Dello Sbarba fanno riferimento alle modifiche apportate dalla Giunta provinciale alla legge nr. 12 del 2007, articolo 1, comma 4, “che vietava alla Provincia partecipazioni in società fornitrici di beni che non fossero di pubblico interesse e imponeva alla stessa Provincia l'uscita da tali partecipazioni”. Come ha scritto Riccardo Dello Sbarba commentando un articolo di salto.bz, “Air Alps non è nata né morta a Bolzano. Air Alps è stata una compagnia aerea che ha volato in mezza Europa e mezza Italia, con rotte che con Bolzano non avevano proprio nulla a che fare. La sua è quindi una vicenda simile alle tante compagnie aeree che non hanno retto alla globalizzazione, alla concorrenza del low cost, all'aumento dei costi del carburante, alla ristrutturazione del sistema trasporto aereo nel mondo”. Invece di prenderne atto, questo quanto i Verdi rimproverano alla Provincia, si è cercato invece di neutralizzare la legge con un articolo che in pratica stabiliva l'incompatibilità solo riguardo alle “partecipazioni dirette”: "In questo modo venne salvata la partecipazione in Air Alps che la Provincia ha messo in atto non direttamente ma trammite la società STA, che appartiene comunque alla Provincia".

“Adesso – ha commentato Hans Heiss – c'è il rischio concreto che i creditori si rivalgano presso la Provincia, col conseguente ulteriore salasso di denaro pubblico”. Un problema – almeno questo – che si sarebbe potuto evitare se la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino-Alto Adige-Suedtirol avessero ceduto in extremis le loro quote, come infatti fecero gli altri investitori privati locali, allorché, nel 2010, la crisi di Air Alps aveva già fatto capire che non ci sarebbe stata possibilità d'invertire la tendenza negativa.