Society | Lavoro

Giovani altoatesini sempre più “poveri”

Lo dice l’Astat e Jugendring conferma. Intanto Freiheitlichen e Süd-Tiroler Freiheit denunciano: “gli immigrati di oggi sono i disoccupati di domani”.

L’allarme, lanciato dalla presidente del Jugendring Martina De Zordo, stato raccolto stamane dal quotidiano Dolomiten
Ad essere denunciata è la crescente difficoltà economica in cui si vengono a trovare i giovani altoatesini under 25. Una sorta di ‘blocco’ che tende a fare in modo che i giovani della provincia di Bolzano restino sempre più a lungo con i genitori, allontanando nel tempo il momento dell’indipendenza economica attraverso un lavoro autonomo e l’eventuale e conseguente formazione di una propria famiglia
Le valutazioni del Jugendring sono state basate su freschi dati resi noti dall’istituto statistico provinciale Astat, secondo i quali un giovane altoatesino su cinque è a rischio povertà e le famiglie formate dagli under 35 sono tra le più fragili dal punto di vista economico

Sul tema della disoccupazione giovanile intervengono con due distinte prese di posizione anche i consiglieri provinciali dei Freiheitlichen e Süd-Tiroler Freiheit

Pius Leitner si dice sorpreso dalle recenti dichiarazioni dei politici altoatesini in merito all’alto tasso di disoccupazione che si registra tra gli immigrati. Leitner ricorda che il suo partito ha messo in guardia rispetto a questo fenomeno già 10 anni orsono, affermando che “l’importazione della disoccupazione comporta l’aumento del cost delle prestazioni sociali". Per Leitner si tratta di un classico esempio di privatizzazione dei profitti a fronte della socializzazione dei costi. 

Ancora più diretta in questo senso è la presa di posizione della consigliera provinciale di Süd-Tiroler Freiheit Myriam Atz Tammerle per la quale senza mezzi termini “gli immigrati di oggi sono i disoccupati di domani”. 
La consigliera provinciale del partito indipendentista basa le sue considerazioni sulle recenti cifre provenienti dalla Germania che tenderebbero a confutare l’idea di un nuovo ‘miracolo economico’ basato sull’accoglienza dei profughi e sul loro inserimento nel mercato del lavoro. Per Atz Tammele il tasso di disoccupazione nei paesi ‘colpiti’ dai flussi migratori non potrà che aumentare, divenendo una sorta di ‘bomba sociale’. 
Atz Tammerle conclude ricordando il tasso di disoccupazione italiano pari oggi al 12% ma con una punta del 36,5& per quanto riguarda il settore giovanile. Per la consigliera di Süd-Tiroler Freiheit “l’idea di essere in grado di integrare centinaia di migliaia di immigrati nel mercato del lavoro è una chimera”. “Ed anche il mercato del lavoro altoatesino che ha “specifiche esigenze - dice Atz Tammerle - non può integrare centinaia di rifugiati che per lo più non parlano una parola di tedesco”.