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Migranti: nuove misure non chiare

Il Governo cambia i criteri per distribuire i migranti nelle regioni: conterà l'estensione territoriale. Contrario Kompatscher. Nessuno però sembra aver maggiori dettagli
Migranti
Foto: upi

Nelle prime settimane di agosto il Ministero dell’Interno ha emanato una circolare che modifica i criteri di distribuzione dei migranti arrivati in Italia nei centri di accoglienza delle regioni italiane. Secondo quanto riportato dal Post, il criterio finora utilizzato prevedeva che le persone migranti fossero distribuite nelle regioni tenendo conto della popolazione di ciascuna, del Pil e del numero di migranti già ospitati. Con le nuove regole introdotte, non entrate però ancora in vigore, e contenute nella circolare inviata ai prefetti, si dovrà considerare anche il criterio dell’estensione territoriale. Come sottolineato dalla stampa nazionale, la modifica dei criteri comporterà che nei prossimi mesi le regioni estese ma con bassa densità abitativa registreranno probabilmente un aumento del numero di persone migranti da accogliere. Critiche le situazioni di Basilicata e Sardegna. Che cosa, invece, si prevede per il Trentino-Alto Adige e, in particolare, per la Provincia di Bolzano?

 

Ancora nessun numero certo


Stando agli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Interno, risalenti al 15 agosto, le persone migranti in accoglienza attualmente presenti in Italia sono 132.796. Di questi, 1700, ovvero poco più dell’1%, sono accolti sul territorio del Trentino-Alto Adige. Considerata la bassa densità di popolazione della regione, pari a 79 abitanti/km2 e, in particolare, quella della Provincia di Bolzano, 72 abitanti/km2 – ovvero di poco superiore a quella della Sardegna (65) - ci si potrebbe aspettare che il Governo consideri di aumentare il numero di persone migranti da accogliere in Sudtirolo. Chieste maggiori informazione da Salto.bz al Commissariato del Governo e alla Provincia: nessuno sembra avere dettagli su ciò che potrà accadere.

“Non è pervenuta alcuna comunicazione dettagliata o circa i numeri di nuovi migranti da accogliere”, comunica a Salto.bz l’Ufficio Stampa del Commissariato del Governo. “Probabilmente la distribuzione verrà calibrata a seconda delle regioni e delle strutture presenti in ognuna di queste”, continua l’ufficio stampa della Prefettura. “Per i numeri legati alle strutture e ai posti disponibili, il Ministero ha già contattato la Provincia di Bolzano, che ha comunicato i dati, e dunque verrà deciso di conseguenza. Come Prefettura, da Roma non abbiamo ricevuto nessun dettaglio in più”, conclude l’ufficio.

Sentita da Salto.bz, la Direttrice della Ripartizione Politiche sociali, Michela Trentini spiega: “Per il momento abbiamo 11 Centri d’accoglienza straordinari: 3 riservati ai profughi provenienti dall’Ucraina e 8 per i richiedenti asilo degli altri Paesi. Per quanto riguarda i criteri di distribuzione, bisognerà vedere come verranno applicati. Come Provincia non abbiamo informazioni dettagliate; abbiamo appreso la notizia solo dalla stampa. I dettagli andrebbero invece chiesti al Commissariato del Governo, con cui collaboriamo per organizzare l’accoglienza dei migranti”. E sul possibile aumento dei migranti in Alto Adige, aggiunge: “Se i posti dovessero essere insufficienti, allora bisognerà trovare nuove misure, ma non abbiamo ancora preso in considerazione nuovi spazi da gestire”.

Arno Kompatscher
Arno Kompatscher: "Abbiamo meno abitanti perché sui ghiacciai non vive nessuno - nemmeno gli immigrati".  (Foto LPA)

 

Intanto, sulla questione legata alla distribuzione dei migranti per regione, è intervenuto in conferenza stampa anche il Presidente della Provincia Arno Kompatscher: “Preferiamo discutere con il Governo, soprattutto quando si tratta di questioni non ancora definite, ma solo di ipotesi. L’interlocuzione sta avvenendo all’interno della Conferenza delle Regioni. Riguardo alla ripartizione non siamo d’accordo di aggiungere al criterio della densità abitativa anche quello della superficie: non ha una logica, abbiamo meno abitanti perché sui ghiacciai non vive nessuno - nemmeno gli immigrati. La concentrazione è dunque legata alle persone che vi abitano, questa è la nostra posizione”. E sulla situazione dell’accoglienza in Sudtirolo, aggiunge: "Lavoriamo al tema da mesi, non aspettiamo l’emergenza freddo, arriveremo preparati. Stiamo individuando dei siti, delle possibilità di ulteriori spazi, abbiamo già informato i sindaci. Prima di urlare sui giornali, informeremo tutti i diretti interessati, in primis gli amministratori locali”.

Il Landeshauptmann ha ricordato inoltre come in passato non sempre si è tenuto conto della situazione della Provincia: "Abbiamo sempre chiesto di considerare che la provenienza dei migranti non è solo via mare ma anche via terra. Va riconosciuto che gli ultimi tre governi hanno preso atto della situazione peculiare della nostra Provincia e vogliamo che sia così anche in futuro”.

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Josef Ruffa Tue, 08/22/2023 - 12:09

E anche se sapesse, probabilmente ci sarebbe l‘ordine superiore di tacere. Troppo „hot“ la questione per parlare.
Tutti fanno finta di niente. L‘attuale Governo con la stessa signora Meloni, che izzavano a porti chiusi e respingimento, lasciano passare tutto, ormai sono smascherati, non gli crede più nessuno e riversano i problemi di ordine pubblico sui cittadini italiani.

Bel capolavoro, come se volessero la guerra sociale.

Tue, 08/22/2023 - 12:09 Permalink
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Christian I Tue, 08/22/2023 - 21:52

In reply to by Josef Ruffa

Da quando la Meloni è stata eletta ha cambiato idea di 180 gradi su quasi tutto! E questo per un semplice motivo: perchè chi comanda di certo non sta a Roma. O fai quello che ti dicono da Washington e Bruxelles, o la tua carriera è finita. Molto semplice.

Tue, 08/22/2023 - 21:52 Permalink
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△rtim post Tue, 08/22/2023 - 19:32

LH Arno Kompatscher: "Abbiamo meno abitanti perché sui ghiacciai non vive nessuno - nemmeno gli immigrati".
Richtig. Nach dieser Logik müssten wohl eher die Meeresflächen der einzelnen Regionen mitzählen. Auf Wohnschiffen kann zumindest leben.
Für erfolgreiche Integration sind Infrastruktur, Sprache, Kommunikation mit Menschen - nach kulturell-hegemonialem Verständnis des it. Staats, it. Sprecher-innen, in deren Kultur sich Migranten verpflichtend zu integrieren haben - wichtig, um ein Dauerbleiberecht zu erhalten und eben nicht Deutsch bzw. Ladinisch (A2) als Sprache der angestammten Bevölkerung Südtirols.
Wieso also hat also die ethnisch-territoriale Sonderverwaltungszone Bozen-Südtirol des Völkerrechts noch mehr Migrantinnen und Migranten aufzunehmen, insbesondere, wenn man die - trotz Schutzübereinkommen im Rahmen des Pariser Friedensvertrags - die noch die immer bestehende Ungleichwertigkeit der Bürger-innen beim Sprachgebrauch und des Deutschen sieht? ,

Tue, 08/22/2023 - 19:32 Permalink