Society | Gastkommentar

Galateo e Sartori a braccetto

Partecipare alla vita sociale senza violenza può essere motivo di licenziamento su impulso di un politico?
Quästor
Foto: Radio NBC
  • Trovo preoccupante che il vicepresidente della Provincia di Bolzano faccia cacciare da scuola 2 educatori perché hanno a loro carico denunce, ma nessuna condanna, per partecipazione non autorizzate a manifestazioni pro Palestina, come si legge sull’ Alto Adige del 22.08.
    Come fanno questi educatori il loro lavoro? E se fossero persone di grande sensibilità e non avessero mai avuto problemi a scuola? Partecipare alla vita sociale senza violenza può essere motivo di licenziamento su impulso di un politico?
    Cosa dice la Costituzione sulle manifestazioni: „i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.“ „Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
    Non siamo in uno Stato di polizia e la Costituzione tutela la libertà di manifestare le proprie idee. Il diritto ad esprimerle caratterizza i popoli liberi e le democrazie solide che distinguono con rigore l’applicazione della legge dalla politica.  

  • Maria Teresa Fortini: „Trovo preoccupante che il vicepresidente della Provincia di Bolzano faccia cacciare da scuola 2 educatori“. Foto: upi

    Per me è preoccupante che un assessore ci sprofondi in una società in cui si può essere licenziati perché il Questore ha emesso denunce, fogli di via o altro.
    Credo che il vice presidente della Provincia, nonché assessore alla scuola italiana, ha altri compiti, dovrebbe spiegare perché gli insegnanti e educatori vengono reperiti tramite cooperative, perché la scuola italiana fatica sempre a trovare insegnanti ed è piena di precari, perché lavora in un liceo del capoluogo un insegnante  denunciato per molestie dalle sue studentesse.

     

    „Per me è preoccupante che un assessore ci sprofondi in una società in cui si può essere licenziati perché il Questore ha emesso denunce, fogli di via o altro.“


    Questi sono i suoi compiti e non di occuparsi di fare „l’esecutore materiale“ dell’operato della Questura che ha ben altri e solidi poteri d’ausilio: la legge e la magistratura.

     

Basandosi sui contenuti della roboante dichiarazione del Sig. Galateo riportate dai giornali il tutto sembra una sparata giustizialista che, in caso di opposizione degli interessati, verrà azzerata con pieno reintegro del lavoratore e riconoscimento degli stipendi arretrati. Resta però una amara sensazione per la persecuzione ideologica e per il terrorismo psicologico esercitato sui dipendenti pubblici che non condividono l'orientamento politico di chi è al governo qui in Provincia. Vedo tuttavia un elemento positivo in tutto questo: aumenta la consapevolezza che, nel settore scolastico come in altri, è arrivato il momento di lavorare su un apparato burocratico UNICO, plurilingue ed efficiente invece di dissipare energie per ottenere una tutela nazionalistica della minoranza linguistica italiana in Provincia ... Ancora di più se, condizionati da "autonomia differenziata" e altre bandierine politiche di circostanza, gli esponenti attualmente al governo qui in Provincia lavorano cosi!

Fri, 08/23/2024 - 10:55 Permalink