Politics | Funivia

Funivia, il mal di pancia del signor Knapp.

Sbaglia chi finge di non cogliere la portata, anche storica, del voto contrario al collegamento dalla stazione FS
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L’intento di dividere il fronte del no alla funivia dalla stazione FS, proponendo due diverse opzioni (bus e non fare nulla) favorendo dunque a priori il fronte del sì alla funivia con sorvolo, è miseramente fallito, e movimenti e comitati, sia quelli ufficiali come ProALTvor e Heimat Brixen, sia quelli spontanei e sparpagliati fra le vie della città e i bit della rete, sono riusciti a convogliare il dissenso sulla seconda opzione.

Ciononostante, circa il 3% dei votanti ha scelto di votare per il mantenimento della situazione attuale. Ma fingere che questo tre per cento non si possa sommare al dissenso massiccio confluito sulla scelta del bus è a dir poco ipocrita.

Tra l’altro sappiamo tutti che in questo referendum, paradosso in una votazione che è stata essa stessa paradossale, i veri vincitori sono proprio i 623 votanti che hanno scelto la terza opzione, in quanto lo sanno tutti che né giunta comunale né Provincia non faranno mai nulla per migliorare il servizio bus.

Il vero referendum era sì o no a una funivia faraonica che, partendo dalla stazione FS, avrebbe sorvolato l’intera conca brissinese e, nonostante il massiccio tentativo di Comune, Provincia, grossi imprenditori e vari potentati economici da sempre collusi con il potere politico, di frammentare il voto dei contrari e di arginarlo anche con scelte poco chiare, come quella di far votare solo sino alle 18, comitati, cittadine e cittadini hanno votato compattamente la seconda opzione del bus perché questa era l’unica scelta sensata da fare per contrastare la funivia con partenza dalla stazione.

E di fronte a questa amara, bruciante e, diciamolo, storica presa di posizione dei brissinesi, testate online e cartacee di gruppi editoriali da sempre amici dei potenti della politica si sono affrettati a dare la notizia della vittoria dei no alla funivia con i vari “knapp” e “kaum” e ancora “knapp”, cercando di correre ai ripari e di nascondere la bocciatura che dalla base dei cittadini va all’operato della giunta, della maggioranza consiliare e anche della Provincia, che manifestamente, oltre che scorrettamente, si è schierata con chi voleva la funivia dalla stazione FS.

È chiaro che il signor Knapp vive in un mondo che non c’è più e che non accetta le regole della democrazia, le quali dicono, come tutti sanno, che anche se davvero questo risultato fosse “knapp” o “kaum”, ciò fa parte della democrazia e storicamente vi sono governi, giunte, presidenti, guerre, anche, che sono stati eletti o sono state dichiarate per uno “knapp”. Basta chiederlo ad Al Gore, che nel 2000 vide sbarrato l’accesso alla Casa Bianca per uno “knapp” che andò a favore di George W. Bush.

Ma il risultato di questo referendum è storico. Impossibile non ammetterlo.

Lo è perché per la prima volta i brissinesi si sono espressi direttamente su una questione che riguardava l’intera cittadinanza e il territorio comunale, lo è perché tutti i seggi cittadini hanno votato in modo massiccio contro la funivia dalla stazione FS e la sconfitta dei favorevoli è stata stemperata solamente dai voti delle frazioni che, come da sempre accade, si schierano ogni volta con Svp e giunta.

Lo è perché i favorevoli al progetto avevano dalla loro soldi, finanziamenti, anche pubblici, giornali e gruppi editoriali, pubblicità pagata a suon di migliaia di euro sulle pagine dei quotidiani e dei siti web, mentre i contrari alla funivia dalla stazione FS avevano soprattutto e quasi esclusivamente la convinzione che quel progetto sarebbe stato un vero e proprio sfregio per una città come Bressanone, da anni ormai già sin troppo provata dalla morsa del traffico che nemmeno la mal riuscita tangenziale è stata in grado di allentare.

Che gruppi di semplici cittadini, armati prevalentemente di buona volontà e di convinzione nelle loro idee sia risuscita a ottenere più del 56% di voti contrari alla funivia con partenza dalla stazione FS è in ogni caso un risultato storico.

Che non può e non dev’essere ignorato.

Chi oggi fa finta che sia tutto come prima, si nasconde dietro un dito e, non conoscendo la storia, non sa che questo risultato, oltre ad aver detto no al noto progetto della funivia, ha detto no allo strapotere dei soliti potentati economici e politici che non possono più ignorare la voce delle persone.

Che il risultato del 21 settembre 2014 sia un fatto eclatante lo dimostra anche il fatto che già si intravvedono personaggi, non proprio ignoti, smaniosi di saltare sul carro dei vincitori e di impossessarsi di quei 5.633 voti che sono invece di semplici cittadine e cittadini che alla giunta comunale hanno democraticamente espresso il loro “marameo!”.

Comitato No alla funivia con partenza dalla stazione FS

http://nofuniviabressanone.oneminutesite.it/

 

 

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klemens hacht Tue, 09/23/2014 - 18:36

perchè si continua a fare politica e non si comincia a pensare al futuro della città e la plose, che meriterebbero altro che appiccicandosi ad una vittoria che non c'è? der gestalterische prozess für das projekt "plose und brixen" hätte mehr phantasie als auch zukunftsorientierte pragmatik von ALLEN seiten nötig gehabt. was momentan übrig bleibt, sind ein turm von angstargumenten und depressiven prognosen von gegnern und befürwortern des seilbahnprojekts. so nehme ich zur zeit in brixen viel wut, entäuschung und ernüchterung war: das referendum war nicht gerade ein leckerbissen für mehr direkte demokratie. denn demokratische mitbestimmung hat per se keinen selbstzweck und ist auch kein befriedigungsmittel für demokratiesüchtige. der mitgestalterische prozess muss von der ideenfindung bis zur verwebung von lösungsansätzen eine ganz andere qualität haben als das, was wir da in brixen gesehen haben. brachialtaktik und politisch psychologisch geführte diskussionen sind keine guten inhaltsgeber für projekte und auf dauer auch keine konstruktive kritikform. es geht auch ohne horrorvisionen und falschspielerei: http://www.3sat.de/mediathek/?mode=play&obj=21247

Tue, 09/23/2014 - 18:36 Permalink