Questione di incomunicabilità?
In principio ci fu l’imbottigliamento. La viabilità bolzanina, in questi giorni, è stata messa a dura prova: la chiusura degli accessi alla città dalla Mebo, a causa dei lavori di rifacimento dell’asfalto, ha congestionato, lo scorso mercoledì 19 ottobre, via Resia, via Druso e la zona industriale. Ieri, per dare un'idea della portata dell'ingorgo, le code delle automobili in attesa di entrare in città arrivavano fino ad Appiano. In mezzo la giornata di giovedì caratterizzata da traffico intenso lungo via Vittorio Veneto (tra piazza Gries e via Cologna), aggravato da un guasto improvviso alla tubazione dell'acqua (avvenuta intorno alle ore 4.30, ndr) con le operazioni che si sono protratte fino a poco prima delle ore 10. Nello specifico il lavoro riguardava l’allacciamento della casa comunale di Via Veneto che, danneggiato in vari punti, stava per allagare la cantina dell’edificio. A quel punto “i tecnici Seab sono dovuti intervenire d’urgenza sulla valvola d’intercettazione dell’allacciamento per permettere la chiusura”, scrive in una nota l’azienda.
L’evento - sottolinea la Seab - “non era prevedibile, la polizia municipale è immediatamente intervenuta non appena informata, ma ci sono volute diverse ore per ripristinare la normalità”. Scattano allora le critiche per via del presunto ritardo con cui la società avvisa il Comune. Il sindaco Renzo Caramaschi, secondo quanto riportato ieri dal quotidiano Alto Adige, annuncia quindi provvedimenti, “non è possibile - avrebbe dichiarato il primo cittadino - non avvisare immediatamente il Comando dei vigili urbani”. Solerte la rettifica della Seab; l’inizio di lavori urgenti è stato comunicato “il giorno prima (in data 19.10.2016) alle ore 14.48”, tramite e-mail all’indirizzo appositamente creato dall’Ufficio infrastrutture comunale per questo scopo e collegato alla polizia municipale, all’ufficio infrastrutture stesso e al geometra di zona. “Questa procedura di segnalazione per interventi di scavo di Seab sulle reti di distribuzione acquedotto, gas e fognatura è consolidata ormai da anni ed ha sempre funzionato”, così l'azienda.
La ridda continua. A prendere posizione è il comandante della polizia municipale di Bolzano Sergio Ronchetti: “Prendo atto della comunicazione di inizio lavori urgenti che è stata inviata in data 19 ottobre, ma mi sento in dovere di precisare che in presenza di situazioni che comportano riflessi pesanti, se non catastrofici come ieri mattina, sulla viabilità cittadina, non mi sembra opportuno ritenere che una semplice ordinaria comunicazione possa essere sufficiente. Oltretutto è venuto meno il rispetto di quanto espressamente previsto dall'ordinanza, ove si prescrive che ‘l’istituzione del senso unico alternato regolato da movieri oppure da impianto semaforico, in base al tipo di strada ed al volume di traffico’, deve essere preventivamente autorizzato da parte della Polizia Municipale. Nessuna richiesta ci è stata inoltrata in tal senso”.
“E mi domando - prosegue Ronchetti - in base a che cosa avremmo potuto immaginare che i lavori sarebbero iniziati alle 4 del mattino, protraendosi poi nella fascia più critica per la viabilità, con tutto quello che ne è derivato. Nella convinzione che la comunicazione tra di noi possa e debba essere migliorata, offro da parte nostra tutta la disponibilità ad un incontro in cui venga posto come obiettivo un miglior raccordo, perchè è evidente come in determinate situazioni non possa essere assolutamente ritenuta sufficiente una mera nota formale. Concludo precisando che il nostro intervento si è concluso con l'applicazione di una sanzione per la violazione dell'art. 27 del CdS non alla Seab, come erroneamente riportato dal quotidiano ‘Alto Adige’, ma alla ditta che aveva l'incarico di effettuare i lavori”.
Ai supplementari la controparte si difende ancora: “Non avendo ricevuto ulteriori richieste di informazioni e/o indicazioni da parte dei vari uffici comunali, Seab ha ritenuto di procedere il più tempestivamente possibile. Per questo i lavori – in questa situazione di urgenza – sono stati iniziati alle 4 di mattina, nella speranza di riuscire a terminare prima del grande traffico mattutino”. “Nella comunicazione di 'ordine di lavoro urgente', prevenuta alla Polizia Municipale - si legge nella nota - viene indicato che il traffico sarebbe stato regolato tramite movieri”. Roberto Trevisson, direttore tecnico della società, precisa infine: “È vero che cercando di risolvere in tempi brevi e nella migliore efficacia i problemi di rete possono accadere interventi che determinano conseguenze sulla gestione dei tempi della città e delle altre situazioni peculiari in particolare legate al traffico. Non dimentichiamo che in questo caso abbiamo evitato danni ingenti agli inquilini dello stabile in questione. Ci scusiamo dei disagi creati e concordiamo sul fatto di migliorare la comunicazione tra i vari uffici comunali”. Fine (per così dire).