"L'Alto Adige ci ha bocciato una pubblicità che volevamo pagare"

Sven Knoll: com'è andata finora con il vostro referendum?
Fino ad oggi hanno aderito migliaia di cittadini che credono nell'autodeterminazione del Südtirol. Non siamo ancora in grado di quantificarli, ma so solo che lunedì scorso (n.d.r. 18/11) all'ufficio postale giacevano 17mila lettere di cittadini che hanno già aderito. Le adesioni possono essere sottoscritte anche online. Alla chiusura della campagna di adesione sapremo quanti cittadini vogliono l'autodeterminazione.
Quando si chiude la campagna referendaria?
Il 30 Novembre. Rimangono quindi ancora otto giorni per partecipare.
Contate anche sull'adesione degli italiani?
Assolutamente sì. Abbiamo stampato materiale anche in italiano proprio perché vogliamo comunicare con loro.
Avete idea di quanti italiani oggi hanno aderito?
Non lo sappiamo perché non chiediamo mai a quale gruppo linguistico appartengono quelli che aderiscono.
Con il quotidiano Alto Adige cos'è successo?
Volevamo pubblicizzare il referendum per portare la gente a conoscenza di questa iniziativa, ma il giornale ha rifiutato questa pubblicità. Ci hanno mandato una mail perché secondo loro il referendum in questione è incostituzionale, però nessuno tra forze dell'ordine e magistratura ha adottato provvedimenti a nostro discapito. Non capisco cosa ci sia di incostituzionale.
Siete aperti nei confronti della Volkspartei?
Siamo aperti a tutto. Saremmo anche disponibili a governare con la Svp. L'autodeterminazione non è il nostro tema fondamentale, ma uno dei nostri punti chiave. Non siamo come ci descrivono alcuni giornali, ci occupiamo anche di temi che riguardano cultura, ambiente, lavoro, giovani e tante altre cose.
Alessandro Matera