“Non siamo indagati”
“La Weico SRL chiarisce di non essere soggetto indagato dalla Procura di Genova per il crollo del Ponte Morandi, ma di essere al momento chiamata - come tutte le altre ditte al tempo impegnate in cantiere - a collaborare nello svolgimento delle indagini in corso, avendo eseguito a regola d’arte i previsti, richiesti ed approvati interventi di posa del carroponte, non ancora entrato in funzione alla data del 14.08.2018, giorno della tragedia”.
Questo è ciò che in una nota Hubert Weissteiner, titolare della ditta di Velturno specializzata in costruzioni metalliche che da tre anni stava operando sotto il ponte Morandi, a Genova, per risanare la struttura, tiene a precisare dopo la notizia, rimbalzata sulle maggiori testate nazionali, del blitz della Guardia di Finanza di Genova nella sede altoatesina. Gli uomini delle fiamme gialle hanno acquisito documenti cartacei e informatici per effettuare tutte le verifiche del caso.
Il carroponte era finito nel mirino degli investigatori, coordinati dai pm Massimo Terrile e Walter Cotugno, per le modalità con cui era stato installato, che avrebbero potuto creare problemi alla struttura. Già pochi giorni dopo il dramma consumatosi nel capoluogo ligure Weissteiner aveva spiegato che il carroponte non c’entrava con il cedimento del viadotto autostradale, il cui crollo aveva causato la morte di 43 persone; erano infatti stati installati i binari sui quali avrebbe dovuto scorrere il macchinario che però non è mai entrato in funzione, perché si attendeva che un’altra ditta finisse altri lavori.
Weissteiner sottolinea infine che la sua è “un’impresa con oltre 60 collaboratori operante nel settore delle costruzioni in acciaio, dei macchinari e delle automazioni tecniche. Weico Bridge, in particolare, si occupa della fornitura di mezzi per le ispezioni a ponti e viadotti, settore nel quale è azienda di assoluta competenza e riferimento su scala nazionale, vantando una considerevole e consolidata esperienza in merito”.