Capuçon suona Arvo Pärt
E’ oggi un fatto è piuttosto raro nel repertorio orchestrale che il solista si faccia carico al contempo del ruolo di direttore. Nella stagione sinfonica dell’orchestra Haydn (concerto in programma martedì 23 novembre) accade con Renaud Capuçon. Il programma prevede “Fratres”di Arvo Pärt, Il Concerto per violino in la minore BWV 1041 di Johann Sebastian Bach e la Sinfonia “italiana” di Felix Mendelssohn.
Renaud Capuçon si esibisce con le più rinomate orchestre del mondo, tra cui i Berliner Philharmoniker, la Boston Symphony, la Chamber Orchestra of Europe, la Filarmonica della Scala, la London Symphony Orchestra, la New York Philharmonic, la Filarmonica di Vienna, l’Orchestre de Paris, l’Orchestre National de France e l’Orchestre Philharmonique de Radio France. Renaud Capuçon è autore di una vasta discografia e registra esclusivamente con Erato/Warner Classics. Il concerto ci offre anche l’occasione, accanto alle belle pagine di repertorio, di ascoltare o riascoltare la musica di Arvo Pärt, uno tra gli autori più interessanti del nostro tempo, acclamato sia da appassionati di classica che di Gothic Metal. “Fratres” è una composizione del 1977, con “Für Alina”, “Cantus”, e “Tabula rasa” parte di quel gruppo di lavori che scritti da Pärt dopo aver individuato i principi della musica “tintinnabuli”, una speciale architettura polifonica in cui la triade minore ha un ruolo che nella musica antica era proprio del basso di bordone. La partitura originale è scritta a tre voci senza prevedere una strumentazione. Il compositore estone nel tempo ne ha redatto diverse versioni, con inserti per lo strumento solista. La versione per violino e pianoforte ha avuto la prima esecuzione nel 1980 da parte di Gidon e Elena Kremer, ed è stata incisa per ECM da Gidon Kremer e Keith Jarrett.
I bilgietti si possono acquistare alla cassa del Teatro Comunale oppure online [email protected] / 0471053800. Per accedere è necessario il green pass.