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Per fare un albero ci vuole cura

Il Comune lavora alla tutela e messa in sicurezza del patrimonio arboreo della città. Il vicesindaco Walcher: "Facciamo il possibile, come un buon padre di famiglia".
viale Trento, Walcher, Buratti
Foto: Salto.bz

Bolzano punta sul suo patrimonio arboreo. E lo fa salvaguardando l'esistente - ovvero i 13mila alberi della città - nonché investendo su nuove piantumazioni. "Ci lamentiamo di ciò che non abbiamo, ma cosa facciamo con quanto già esiste?" domanda nel corso di una conferenza stampa tenutasi in viale Trento il vicesindaco Luis Walcher, con delega alle Giardinerie comunali. A giugno, nel tratto di via all'angolo con il sottopasso ferroviario, un forte temporale aveva sradicato un albero di grandi dimensioni, per fortuna senza provocare feriti. Nello stesso punto ora trova dimora un nuovo Celtis australis, ovvero un bagolaro.

 

L'albero del futuro? Quello rispettato

 

Per il verde urbano "facciamo il possibile", spiega Walcher all'ombra del Virgolo, "ci siamo trovati pure con i vigili del fuoco chiedendoci in che direzione va l'albero del futuro. Nel prendersene cura, la direzione è quella del buon padre di famiglia: non si può fare di più, con venti che arrivano a superare in città i 70 chilometri orari". Il lavoro delle Giardinerie comunali è perciò "fondamentale per tenere il gran numero di alberi di una certa età". Oltre alla messa a dimora di 200 nuovi alberi, si procede con le potature "rispettose" in viali storici come via Principe Eugenio e viale Venezia.

 

"La Giardineria comunale sta dietro a questi cambiamenti" conferma la responsabile della Giardineria comunale Ulrike Buratti: "Il Comune spende ogni anno 350mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria". Attraverso il Catasto degli alberi pubblici e il Regolamento del verde "manteniamo le piante con la loro dignità, operando potature che rispettino la natura dell'albero ed evitando capitozzi, se necessario anche multando i privati. Stiamo diventando molto severi". Gli alberi rilasciano ossigeno, assorbono anidride carbonica, filtrano l'aria dalle polveri inquinanti, gestiscono l'acqua piovana e, in estate, mitigano le alte temperature in città. Ma molti alberi sono sotto stress, non hanno abbastanza spazio, e il parcheggio delle auto rappresenta la principale causa di danni alle piante. "Dove ci rendiamo conto che non c'è spazio per la pianta, non piantiamo più" sottolinea Buratti, "e scegliamo alberi diversi per arginare le ondate di parassiti", aggiunge Marco Ferrarin, tecnico delle Giardinerie comunali.