Approvata martedì dal Consiglio comunale di Bolzano la delibera che ha recepito l’ultima modifica della normativa provinciale sull’IMI, stabilendo che, a partire dal 2024, il grado di utilizzazione minima che gli affittacamere ed i locatori di appartamenti ammobiliati per ferie devono raggiungere per l'applicazione dell'aliquota agevolata sarà pari al 25% (la nuova norma prevede infatti che tale limite deve essere compreso tra il 15% ed il 25% - in precedenza tale limite era compreso tra il 20% e il 50%).

“Si fa quindi un passo indietro sugli affitti brevi, quasi dimezzando la percentuale massima di utilizzo inizialmente prevista. Basterà affittare una casa per 2 o 3 mesi l’anno per beneficiare di un’aliquota estremamente ridotta (lo 0,56% anziché il 2,5% o il 3,5%)” sottolinea Claudio Della Ratta (Civica). “Si dichiara trasversalmente che gli affitti brevi siano una delle cause che non consentono ai residenti di trovare alloggio abitativo ma, nonostante ‘droghino il mercato’, si favoriscono con norme quale quella ora introdotta”.

“È evidente - prosegue Della Ratta - che le piattaforme quali Airbnb giocano un ruolo importante nello snaturamento dei centri urbani e nel favorire un turismo di massa poco attento ai residenti che in quelle città ci vivono stabilmente, pertanto pare paradossale una tale agevolazione”. Il Consiglio comunale, “nonostante tutti i consiglieri si siano a parole dichiarati contrari a tale imposizione, che penalizza oltremodo i residenti”, non ha approvato (20 favorevoli, 4 contrari e 16 astenuti) un documento di Della Ratta che faceva inserire in delibera la “contrarietà dell’amministrazione” alla norma provinciale, amministrazione “purtroppo costretta ad accogliere perché di rango superiore ai regolamenti comunali, che devono essere adeguati in tal senso".

Polemico sull’'ulteriore agevolazione fiscale per gli affittacamere privati anche Rudi Benedikter (Verdi), sebbene “il Comune non abbia margine di manovra a rispetto alle disposizioni provinciali”. “Se tra il 2018 e il 2022 il numero di alloggi Airbnb a Bolzano è passato da 273 a 465 (cioè circa il 70% in più) e nel 2023 avrà già superato le 500 unità, ciò è dovuto anche a una politica dell’IMI fondamentalmente iniqua” sostiene Benedikter, secondo cui “alla lobby dei ‘locatori di camere private’ e ai ‘proprietari di appartamenti con attività ricettive’ (come viene ufficialmente chiamato Airbnb a fini fiscali) viene garantito il già alto margine di profitto grazie a questa bassa aliquota dell’imposta sugli immobili. Non c'è quindi da stupirsi se il mercato immobiliare a Bolzano perde alloggi, con i prezzi in immobili sono in aumento". 

Per l’esponente dei Verdi, Bolzano deve contrastare lo sviluppo Airbnb con aliquote fiscali speciali e ora, "con i nuovi membri del Consiglio provinciale Walcher, Gennaccaro, Galateo e Scarafoni Bolzano ha ora una rappresentanza di peso, probabilmente anche in Giunta. Insieme a Sindaco, giunta e consiglio comunale, preparino una modifica del regolamento IMI a livello legislativo provinciale, che corregga l'aliquota fiscale per gli immobili Airbnb dall'attuale 0,56% allo 0,90%”, conclude Rudi Benedikter.