Il rilancio della Lasa Marmo e dell’Ente Nazionale per le Tre Venezie, voluto dal nuovo Commissario Unico dell’ente nonché amministratore unico dell’azienda, nasce all’insegna della politica delle mani libere con l’appoggio della presidenza del Consiglio dei ministri.

Il nuovo corso rende non più differibile la riforma dell’ente che, per quanto auspicata e voluta, non vedrà la luce. 

La Lasa Marmo riesce a recuperare in parte il deficit accumulato, ma si tratta di risultati temporanei e legati a favorevoli condizioni di mercato. Ma prima ancora delle preoccupazioni industriali valgono quelle di ordine politico, che suggeriscono di continuare a finanziare un’azienda che non produce profitto.