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Alla ricerca

Dal 30 gennaio all’11 febbraio il teatro stabile presenta “ALTRI PERCORSI”, il festival dedicato alla ricerca.
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Foto: Foto: Teatro Stabile

Dodici giorni dedicati al teatro di ricerca, alle personalità, alle compagnie e agli spettacoli più interessanti del panorama teatrale: irriverenti, fuori dagli schemi ma anche poetici e profondi. Dal 30 gennaio all’11 febbraio negli spazi del Teatro Studio del Comunale di Bolzano, lo Stabile di Bolzano propone cinque spettacoli che fissano gli ideali punti cardinali della ricerca teatrale italiana. Protagonisti Tindaro Granata, Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Luca Scotton, alias Babilonia Teatri, la compagnia Carrozzeria Orfeo, l’indissolubile duo Rezza-Mastrella e Luca Zingaretti, alle prese con la lettura interpretata di un racconto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. 

Diretto, profondo, tempestivo e delicato, Geppetto e Geppetto non è uno spettacolo-manifesto, evita ogni sorta di posizioni preconcette o forzature dimostrative. Per questo spettacolo Granata si è aggiudicato il Premio UBU 2016 come Miglior progetto o novità drammaturgica ed in scena è affiancato da una giovane compagnia composta da attori di grande carisma come Alessia Bellotto, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi, Lucia Rea e Roberta Rosignoli e Angelo Di Genio, vincitore del Premio Nazionale della Critica 2016 come Miglior attore emergente.

Corrosiva e pungente, giovedì 1 febbraio (h. 20.30) la pluripremiata compagnia Babilonia Teatri, porterà in scena Pedigree, la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli sparsi per il mondo. In maniera limpida e diretta, i Babilonia Teatri riflettono sulle prospettive di determinate scelte, dei diritti, dei desideri, delle aspettative di una generazione in provetta alla ricerca di nuove radici e alle prese con nuove paure.

Dopo il fortunatissimo spettacolo Thanks for vaselina, il Premio Hystrio-Castel dei Mondi 2015 e il Premio Hystrio Twister 2016, Massimiliano Setti, Gabriele Di Luca e Luisa Supino, gli artisti della Carrozzeria, continuano a scandagliare i paradossi e le ipocrisie del nostro tempo. E lo fanno con la loro poetica creativa che coniuga conoscenza del mestiere, ispirazione, una buona dose di comicità. 

Rompe, irrompe, spiazza, scheggia, frulla parole e scompiglia anime, strapazza il pubblico. È un fenomeno senza eguali che somiglia solo a se stesso: a grande richiesta, giovedì 8 febbraio (h. 20.30) torna sul palco del Comunale di Bolzano Antonio Rezza, performer anarchico e amabilmente scorretto, capace di travolgere il pubblico muovendosi nell’habitat disegnato dall’inseparabile Flavia Mastrella. Parossistico e surreale, pantagruelico nel suo delirio cabalistico ben organizzato, in 7-14-21-28 Rezza con il suo consueto sarcasmo diabolico affronta un tema a lui molto caro: L’uomo e la fatica di vivere.

Zingaretti darà voce e corpo a una storia intensa, scritta poco prima di morire da Giuseppe Tomasi di Lampedusa che trasmette tutta la ricchezza della poesia della terra siciliana. Un anziano professore confessa il bruciante amore vissuto in giovinezza con una sirena, una creatura che per quella sua «bestiale gioia di esistere» diventa metafora della vita come impossibilità di accettare piaceri giudicati inferiori.