“Un provvedimento inutile e pericoloso, perché non contribuisce alla gestione del fenomeno migratorio e dall’altro si accanisce contro le ONG rendendo più difficili le operazioni di soccorso in mare.”  Così in aula la Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger, sul decreto flussi. Con questa legge, dopo un’operazione di soccorso, le ONG non potranno farne altre e non potranno più raggiungere il porto sicuro più vicino come prevede il diritto del mare ma quelli indicati dal Ministero dell’Interno che, come abbiamo visto, è sempre quello più lontano possibile. E questo nonostante le ONG salvino solo il 10% dei migranti che arrivano via mare e la loro presenza colma soltanto l’assenza delle istituzioni italiane e europee.  

E la crisi demografica?

"Questo provvedimento è in palese conflitto con tutti gli accordi internazionali stipulati dall’Italia sui soccorsi in mare e introduce un dilemma etico davanti al quale nessuno dovrebbe mai trovarsi, quello tra salvare la vita umana o infrangere la legge", scrive Unterberger in una nota. "Da 20 anni – ha aggiunto la senatrice – la destra tratta l’immigrazione come un tema d’ordine pubblico. Serve invece una politica della cooperazione internazionale e per il contrasto al cambiamento climatico, che presto sarà la principale causa di immensi flussi migratori in tutto il mondo. E occorre anche una seria riflessione sul declino demografico dell’Italia, che presto determinerà problemi attorno alla tenuta del sistema pensionistico, all’esplosione della spesa sociosanitaria, alla carenza di manodopera.  Sicuramente – ha concluso Unterberger - avete toni più morbidi e responsabili quando si tratta di conti pubblici, di collocazione internazionale del Paese, ma liberate ancora gli spiriti peggiori davanti ai più disperati della terra. Per tutte questo voteremo convintamente no a questo provvedimento. L’umanità non può essere un reato.”