“Avete tanto da insegnarci...”
“Corruzione elettorale… con contratto”
Così è stato intitolato il servizio giornalistico/satirico andato in onda ieri mercoledì 22 marzo su Canale 5, lanciando sulla ribalta televisiva nazionale il patto elettorale (scellerato) stipulato tra il consigliere regionale del PATT Lorenzo Baratter, l’ex candidato alla segreteria dello stesso partito Giuseppe Corona ed il Kommandant uscente dei Welschtiroler Schützen Paolo Dalprà.
Gli inviati delle Iene per diversi giorni sono andati a caccia dei protagonisti della vicenda, che si sono trincerati dietro un silenzio granitico (con l’eccezione di Dalprà che ha bofonchiato la frase di rito: “I processi si fanno in tribunale e non in tv”).
Naturalmente gli inviati del programma che va in onda in prima serata sulle reti Mediaset non hanno perso l’occasione per ricordare che i protagonisti del caso di corruzione elettorale di fatto i loro conti con la giustizia li hanno fatti, risultando tutti in un modo o nell’altro condannati. Per il resto il programma è stato segnato da un unico messaggio, equivalente ad una presa in giro (o meglio ad uno 'sfotto’).
Gli inviati (di origine meridionale) hanno continuato a martellare sul fatto che gli Schützen (ed i politici coinvolti) abbiano in sostanza mutuato proprio una di quelle pratiche ‘italiane’ che da sempre sono all’origine dell’intenzione dei cappelli piumati di distinguersi dal Bel Paese. Condendo però il tutto con una tale efficienza ‘asburgica’, da divenire motivo di assoluta ilarità per gli autori del programma televisivo.
Durante gli 8 minuti di durata del servizio televisivo esilaranti sono le battute scambiate dagli inviati delle Iene con alcuni partecipanti all’assemblea provinciale dei Welschtiroler Schützen. Con i tiratori scelti ad esprimersi in dialetto trentino e i montatori del programma a sottotitolare in italiano. Un motivo di vanto per gli Schützen trentini (ops Welschtiroler)?