“Riappropriarci della storia”
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Nereo Luigi Dani è apprezzato musicista e didatta , studioso della prassi esecutiva dei periodi rinascimentale, barocco e del classicismo. E’ apprezzato solista e membro di importanti ensemble alla viola da gamba, al violoncello, alla vihuela, al liuto e alla chitarra. L’intervista di SALTO.
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SALTO: nella Chiesa di Auna di sotto propone opere per viola da gamba composte tra il 1550 e il 1700. Ci presenta questo suo programma in cui figurano musicisti noti e nomi ai più sconosciuti?
Nereo Luigi Dani: il concerto propone un “viaggio sonoro” che, a partire dal Ricercare (forma cara agli autori del periodo rinascimentale) attraversa due secoli sino a preludere il clima musicale del primo classicismo.
Ci racconta dello strumento che imbraccerà ?
La Viola da gamba basso a 7 corde che userò in questo tour di concerti è stata costruita dal liutaio toscano Sergio Gistri su una copia di uno strumento del francese Michel Colichon (1640 c. - 1700 c.). È uno strumento che io reputo ricco di sfumature timbriche che ben si adattano alle sonorità dei brani che in questo recital ho deciso di proporre. Rimane, tuttavia, fondamentale la scelta delle corde. Quelle montate sul mio strumento sono di budello o budello ricoperto. Sin dal XVI e, per buona parte del XIX secolo, le corde erano di budello. Diversi sono i trattati che, nelle epoche che si sono succedute, hanno dedicato studi al riguardo.
Nel corso o a margine di un suo concerto le è capitato un episodio buffo (o tragicamente comico) di cui ancora sorride?
Sorrido ancor oggi per un fatto che mi è accaduto una trentina di anni addietro. Ero stato scelto in qualità di chitarrista per eseguire un concerto dedicato a compositori del ‘900. Mi telefona l’incaricato per definire il programma (che poi avrebbe inviato alla tipografia). Stabiliti i brani mi chiede … Ma non ho ancora capito quale è il suo nome. Gli rispondo più volte Nereo. Niente da fare non riusciva proprio a comprendere … Poi, forse intuendo che la persona che mi stava chiamando avesse diversi anni più di me, gli risposi: Nereo, si ricorda Nereo Rocco l’allenatore del Milan? Si mi risponde l’interlocutore! Avevamo chiarito pensai. Dopo qualche mese arriva il giorno del concerto e mi presento presso il teatro che avrebbe ospitato l’evento. Do di sfuggita un’occhiata e noto in lontananza un bel manifesto con la mia foto. Mi avvicino e, mi creda, mi metto a ridere. Non ci credevo. Sul manifesto era scritto: Concerto del chitarrista Nereo Rocco Dani.
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Tra i suoi numerosi riconoscimenti ricordiamo qui la "Targa d’argento della Presidenza della Repubblica" che l’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro le ha tributato nel 1992 per l’ideazione e la conduzione del corso di alto perfezionamento in prassi esecutiva antica “European Community Baroque Cours”. Il suo impegno didattico prosegue oggi al conservatorio di Palermo e presso istituzioni universitarie europee ed americane. Perché è importante a suo giudizio tenere viva questa antica tradizione musicale?
Secondo il mio parere, la lettura dei trattati, l’interpretazione delle fonti e l’accostamento scientifico hanno contribuito notevolmente ad affinare la prassi esecutiva delle musiche di altre epoche. “Dietro” ad ogni opera artistica, sia essa musicale, pittorica o letterale, vi è la rappresentazione di ciò che l’uomo e la società erano in quel tempo. Se vogliamo comprendere il senso di quanto siamo oggi e la società in cui viviamo è essenziale riappropriarci della storia.
Ci segnala un libro che è stato per lei importante?
"Narciso e Boccadoro" di Hermann Hesse.
Pensa con Dostoevskij che “la bellezza salverà il mondo”?
Ciò che mi preoccupa semmai è giusto il contrario. Saprà il mondo odierno salvare la bellezza? Sapranno gli uomini odierni comprendere che dobbiamo riacquistare il senso di ciò che è bello e difenderne il valore?
Un suo pensiero a riguardo della giornata del 25 aprile…
Per i nostri nonni quel giorno rappresentò davvero una liberazione. Furono loro i protagonisti: i cittadini. Uomini e donne! Non dovremmo mai scordare ciò che essa rappresentò. Dovremmo riorganizzarci e scendere nelle piazze di ogni dove in questa terra e rifarla tutte quelle volte che ci troviamo di fronte ad altri uomini o donne che pianificano delle scelte che limitano il progredire pacifico degli esseri umani.
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25.4 ore 20.
Auna di sotto - Chiesa parrocchiale, via Santa Lucia
Nereo Luigi Dani, viola da gamba
musiche tra il 1550 e 1700 - di Diego Ortiz, Tobias Hume, Marin Marais, Roland Pierre Marais, Johann Sebastian Bach, Carl Friedrich Abel, Giuseppe Clemente Dall’Abaco.
Ingresso libero/ad offerta