Chronicle | Politica e Internet

Casaleggio dixit

Il M5S, una delle realtà politiche italiane più significative degli ultimi anni, deve molti dei suoi successi alla pianificazione strategica di Gianroberto Casaleggio. Il Corriere della Sera l'ha intervistato.
piste_zuegghuette_falzeben.jpg
Foto: AmUm

Si tratta della prima intervista italiana a Gianroberto Caseleggio (58) dopo che il M5S - fondato insieme a Beppe Grillo - è riuscito a condizionare il discorso pubblico e politico degli ultimi anni e ad entrare da protagonista in Parlamento. Il suo credo: la "rete" riuscirà a spezzare l'inerzia democratica e a favorire l'avvento di una nuova stagione di partecipazione.

La rete rende possibili due estremi: la democrazia diretta con la partecipazione collettiva e l'accesso a un'informazione non mediata, oppure una neo-dittatura orwelliana in cui si crede di conoscere la verità e di essere liberi, mentre si ubbidisce inconsapevolmente a regole dettate da un'organizzazione superiore. Può essere che si affermino entrambi. Certo, è molto più probabile che il controllo totale dell'informazione e l'utilizzo dei profili personali dei cittadini relativi a qualunque aspetto della loro vita avvenga nei Paesi dittatoriali o semidittatoriali e che la democrazia diretta si sviluppi nelle democrazie occidentali e che queste aree in futuro confliggano.

Qui potete leggere l'intervista completa.

 

 

Bild
Profile picture for user Martin Geier
Martin Geier Sun, 06/23/2013 - 19:46

Der M5S und auch der PD hatten eine reale Chance zusammenzukommen; beide haben sie sie vergeigt; Erstere weil es vor allem Einer nicht wollte und die anderen weil sie sich nicht für das Neue entscheiden konnten und die Dinosaurier mehr Gewicht hatten(und haben) als die Reformer. Anstatt in den Höhen des Evangeliums zu schweben wäre es besser wenn Casaleggio über interne Strukturen und Entscheidungsprozesse nachdenken würde. Das Bild das der M5S heute in der Öffentlichkeit abgibt ist gelinde gesagt desaströs; mit Schauprozessen und Rauswürfen. Grillo sollte einmal darüber nachdenken daß eine Partei/Bewegung gerade auch aus Dialektik, Diskussion und Dialog im Inneren besteht; aber Nein; er und la rete sehen sich als Einzige die in Entscheidungen eingreifen können; die Parlamentarier hängen in der Luft. Nichtmal kleine Kinder würden eine dermaßen kurze Leine akzeptieren; geschweige denn gewählte Parlamentarier. Mittlerweile ist für eine Opposition gefährliche "Il potere logora chi non ce l'ha" Situation eingetreten. Die Regierung von der sich Grillo erhofft hat sie würde sich innerhalb kurzer Zeit selbst versenken ist aus den letzten Wahlen gestärkt hervorgegangen; und könnte nun sogar die ganze Legislatur dauern; die Seinen dürfen inzwischen in der Opposition einem harten Brot hingeben. Das wird nicht leicht und hängt davon ab wie sich die Lage innerhalb Italiens und der EU weiterentwickelt; Stichwort Krise. Der lokale M5S Ableger kann mA im Herbst nur dann ein gutes Resultat erreichen wenn er voll auf lokale Themen setzt und sich von dem nationalen M5S abgrenzen kann. Ganz gelingen kann das nicht aber an lokalen Themen besteht wirklich kein Mangel.

Interessant:
"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/19/grullini/630689/Dopo aver trascorso i primi quattro mesi di vita parlamentare a guardarsi dalle presunte trappole dei partiti (che, così come sono ridotti, sono capaci al massimo di intrappolare se stessi), i “cittadini” hanno piazzato l’autotrappola perfetta. E ci sono cascati con tutte le scarpe. D’ora in poi i dissenzienti senz’arte né parte, magari pilotati dai soliti compratori di parlamentari, hanno di fronte un’autostrada: gli basterà rilasciare un’intervista critica al giorno per finire tutti dinanzi al tribunale del popolo, o della rete, e guadagnarsi l’insperata fama di nuovi Solgenitsin, con piedistallo e aureola di martiri. Al confronto, la partitocrazia più inetta, corrotta e antidemocratica dell’universo profumerà di Chanel numero 5. Un capolavoro."

Sun, 06/23/2013 - 19:46 Permalink