239 "sparute femministe"

Questo dimostra che l’esigenza di adottare un linguaggio inclusivo non viene da parte di “alcune sparute femministe”, come è stato dichiarato, ma è avvertita da una grande parte della popolazione.
Le firme raccolte sono state inviate al consiglio comunale di Bolzano, alla sua presidente e alla presidente della commissione pari opportunità, per chiedere che la discussione in merito al nome da assegnare alla collina sia ripresa. E per ribadire che l’inclusione delle donne e dei soggetti non binari o razzializzati passa anche e soprattutto attraverso il linguaggio, che è lo strumento di cambiamento più pervasivo, perché è immediatamente alla portata di tutt*. Rifiutarsi di usare le parole giuste vuol dire rifiutare le persone.
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