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Galateo tira dritto

Niente passi indietro sull'allontanamento di educatori con denunce per manifestazioni non autorizzate. "Elaboriamo un codice etico". Interrogazione lampo di Repetto (Pd): "Allontanati dai posti di lavoro anche i protagonisti del servizio di Fanpage?"
Marco Galateo 5.8.24
Foto: ASP\Fabio Brucculeri
  • Sulla vicenda del licenziamento di educatori con denunce per manifestazioni non autorizzate che ha sollevato proteste - ma anche consensi -  il vicepresidente Marco Galateo non arretra di un millimetro (sul tema SALTO ha ospitato un Gastkommetar di Teresa Fortini).  “Prendere parte a manifestazioni non autorizzate, di qualsiasi natura, con conseguenti denunce da parte della Questura, è un pessimo messaggio per le giovani generazioni. Noi vogliamo promuovere la cultura della legalità e del rispetto delle regole. Chiunque ha diritto di manifestare le proprie idee, ma nel rispetto di quanto prevede la legge. È fondamentale che chi ricopre ruoli educativi adotti un comportamento esemplare, trasmettendo valori che siano coerenti con i principi democratici e di convivenza civile. Stiamo valutando la sottoscrizione, a brevissimo termine, di un codice etico che sarà vincolante per tutti coloro che operano nel campo educativo attraverso queste cooperative."

    Secondo Galateo la sua parte politica in passato "ha affrontato numerose difficoltà nel manifestare le proprie convinzioni, ma lo ha fatto nel pieno rispetto della legalità".  "Non si tratta di una questione politica - prosegue -. né di una limitazione della libertà di espressione, bensì di garantire che chi lavora con i giovani rispetti le regole fondamentali della nostra società. Il compito di educare le future generazioni richiede una grande responsabilità e un impegno costante nel rispettare e promuovere le norme democratiche che garantiscono la nostra convivenza.” 

    "Non possiamo permettere - conclude il leader di Fratelli d'Italia - che figure educative con comportamenti non rispettosi delle regole diventino modelli da seguire per i nostri ragazzi. La legge è chiara: la libertà di manifestazione è garantita, ma deve avvenire nel rispetto delle norme vigenti. Per queste ragioni abbiamo chiesto al Sovrintendente una verifica rigorosa delle cooperative coinvolte, per assicurare che le persone che ricoprono ruoli educativi siano adeguate e all'altezza delle aspettative che la comunità ripone in loro.  Su questo non faremo sconti. "

    A tempo di record, intanto, il consigliere provinciale del Pd, Sandro Repetto, ha depositato un'interrogazione nella quale chiede a Galateo: come è venuto in possesso dei dati sulle denunce a carico degli educatori; in base a quale legge è possibile allontanare persone a carico delle quali esistono denunce, ma non vi è sentenza passata in giudicato; a quale titolo l'assessore allontanerebbe dal servizio personale assunto da una cooperativa. Infine una domanda piuttosto provocatoria:
    "L'assessore può dare informazioni se le persone coinvolte nell'inchiesta Fanpage.it su Gioventù Nazionale, sono state allontanate dal proprio posto di lavoro?". Anche la legge Mancino contro le discriminazioni, infatti, è una legge dello Stato che in teoria andrebbe rispettata.

“ Noi vogliamo promuovere la cultura della legalità e del rispetto delle regole.”

Esistono delle leggi e delle procedure di licenziamento che in uno stato di diritto devono essere rispettate.

Fri, 08/23/2024 - 13:59 Permalink

Anch'io mi fiderei piuttosto delle autoritá guidiziarie e non di politici o questori.
Se non sbaglio, nella costituzione italiana, come in tutti i paesi civili, i diversi ruoli sono ben definiti.

Fri, 08/23/2024 - 20:48 Permalink