Society | Integrazione

Lavoro negato

Un'occupazione per i profughi è di importanza strategica. Per loro, ma anche per noi, comunità di accoglienza.
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Dei 1060 richiedenti asilo presenti in provincia di Bolzano, solo il 10% lavora. Molto poco se si considera che ogni processo di integrazione inizia proprio con la prima occupazione di queste persone. Il restante 90% è ancora escluso da questa possibilità e generalmente non per colpa propria; sono ancora scarse le offerte di lavoro corrispondenti al profilo dei profughi e inoltre molti ostacoli all’impiego vengono da normative garantiste sulla carta, ma nella realtà, escludenti. È il caso del lavoro in agricoltura per la raccolta della frutta, nel quale molti dei richiedenti asilo potrebbero essere occupati. In provincia di Bolzano parliamo di circa diecimila posti di lavoro disponibili e i contadini cercano proprio in questi giorni i collaboratori necessari. Per le attività di qualche giornata o settimana (vendemmia, raccolta mele, ecc) si presume legittimamente si possa avviare un rapporto di lavoro occasionale con il pagamento tramite voucher (10 euro/ora comprensivi di contributi INPS). Ebbene, tutto ciò non è possibile perchè i voucher, secondo le recenti nuove normative, si possono usare solo per studenti e pensionati (!); tutti gli altri potenziali lavoratori ne sono esclusi. Conclusione: i richiedenti asilo continueranno ad annoiarsi, facendo da spettatori alla intensa attivitá di questi mesi nei nostri vigneti e meleti. Il lavoro mal regolato è spesso purtroppo lavoro negato.
(www.albertostenico.it)