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Il non-mistero del voto per posta

Voto per corrispondenza: mancano all'appello 400 schede "perse per strada". Südtiroler Freiheit chiede chiarimenti alla Provincia. Ma la colpa è delle Poste.
Lettere
Foto: upi

Myriam Atz Tammerle, appena rieletta tra le file di Südtiroler Freiheit, punta i piedi: vuole chiarimenti da parte della Provincia su un pacchetto di voti, 400 per l’esattezza, che mancano all’appello. Si tratta delle schede relative al voto per corrispondenza che si sarebbero “perse per strada”.

“È necessario stabilire se questi voti assenti, che si presume siano arrivati ​​in tempo in Provincia, siano ancora da conteggiare e quindi da aggiungere al risultato elettorale”, dice Atz Tammerle che sottolinea: “Presumibilmente i documenti sono arrivati in orario in Provincia, ma occorre capire di chi fosse la responsabilità di recapitare queste schede all’ufficio elettorale provinciale”. 

Non si tratterebbe però di una negligenza da parte degli uffici provinciali, nessuna dimenticanza, dalle informazioni raccolte da salto.bz, le schede - che sarebbero dovute arrivare come ultimo termine entro venerdì 19 ottobre (posto che gli uffici della Provincia preposti chiudono alle 16.30) - erano, causa lentezza attribuibile a Poste italiane, proprio quel venerdì a Venezia per poi approdare, solo il giorno dopo, sabato, a Bolzano. Troppo tardi per essere conteggiate. Un problema analogo - oggetto di una interrogazione della consigliera di Südtiroler Freiheit -, si presentò nel 2013, in quel caso 2000 voti andarono distrutti perché giunsero troppo tardi in Alto Adige per il computo.