Chronicle | Aeroporto

“Allungate la pista o la gara è nulla”

Lo scontro continua. Gatterer (Sad) diffida Abd e Provincia a non cambiare le condizioni della vendita a Gostner. “Altrimenti è turbativa d’asta”.
Ingemar Gatterer & Mariano Vettori
Foto: Salto.bz

Lo scorso mese di agosto, prima che fosse ultimata la cessione delle quote pubbliche di Abd airport spa, era giunta la prima diffida. Ingomar Gatterer, ceo di Sad, aveva comunicato l’interesse a partecipare ad un’eventuale nuova gara, intimando alla Provincia di non rinegoziare le condizioni dell’aggiudicazione in corso che ha poi premiato la cordata Gostner-Benko-Haselsteiner. Ora, a passaggio di proprietà avvenuto, con l’aeroporto di Bolzano sud interamente in mano privata, la nuova offensiva: questa volta Gatterer esorta il nuovo gestore Abd holding srl, chiamando in causa la Provincia per vigilare sull’obbligo, a dare seguito ad una delle condizioni previste nella vendita: proprio l’allungamento della pista che è poi il principale nodo attorno a cui ruota lo sviluppo - o meno - dello scalo di San Giacomo. 

 

Nuova offensiva di Sad

 

Si tratta di un nuovo capitolo di una lunga querelle che mescola economia e politica. Cosa scrive Gatterer? Nella lettera del 20 ottobre indirizzata all’assessore alla mobilità Daniel Alfreider, alla sede Enac di Bolzano e a Abd holding, l’imprenditore esordisce ricordando l’interesse di Sad per la procedura di vendita delle quote pubbliche di Abd airport spa. Segue quello per l’allungamento della pista, perché aprirebbe “occasioni di lavoro per tutte le aziende del trasporto pubblico”. I vertici della società quantificano infatti in diversi milioni di euro il possibile indotto del servizio navetta verso lo scalo, che potrebbe beneficiare “un centinaio di aziende”.

Nella gara per Abd airport spa c’erano condizioni che avrebbero scoraggiato chiunque, eccetto se si esclude la possibilità di avere strade, diciamo, alternative. In altre parole, di beneficiare di un cambiamento delle condizioni dopo l’aggiudicazione. Ma noi ora vigiliamo per impedirlo (Damiano Vettori, direttore Sad)

Tornando all’estensione della superficie di atterraggio, è questo il tema clou che anima anche lo scontro politico e istituzionale, ad esempio tra i Comuni della Bassa Atesina - con Laives capofila - e la Provincia, che finora ha tergiversato rimandando il giudizio alla Valutazione di impatto ambientale. L’allungamento è poi inserito nel masterplan per l’aeroporto approvato nel 2013 da Enac ed è una delle condizioni su cui si sono impegnati gli acquirenti del 100% di Abd airport spa, come ricorda Gatterer.

Senza tale attuazione, dice in pratica Sad nella diffida, e soprattutto se gli enti preposti a vigilare non facessero valere l’obbligo, verrebbe meno una delle condizioni del bando di gara e la procedura sarebbe nulla. Si paleserebbe stando alla valutazione dell’amministratore delegato “la violazione dell’articolo 106 del codice degli appalti” e i presupposti della turbativa d’asta. Il perché lo spiega Mariano Vettori, direttore della società: “Il punto di partenza è che altri (come Sad, ndr) non si sono presentati alla gara per le condizioni ostili presenti nel bando. Condizioni che avrebbero scoraggiato chiunque, eccetto se si esclude la possibilità di avere strade, diciamo, alternative. In altre parole, di beneficiare di un cambiamento delle condizioni dopo la gara. In tale scenario, il messaggio di Gatterer è questo: signori, ricordatevi che ci sono gli impegni presi a monte dell’aggiudicazione, se non si attuano l’aggiudicazione va annullata per inadempienza”.

 

Servizio antincendio, la promessa di Schuler

 

Si tratta naturalmente di una prospettiva di parte. I dubbi di Sad riguardano però anche il costo (917.757,54 euro l’anno) del servizio antincendio affidato ai vigili del fuoco di Bolzano. Fino alla cessione sono stati sostenuti dalla Provincia, in quanto spesa “interna”, ma il contratto con Abd prevede che siano sostenuti dai gestori privati in caso di cessione. È quello che è avvenuto e l’amministrazione ha promesso di far valere la clausola. Ora Sad mette sul tavolo la risposta (in data 4 ottobre) dell’assessore Arnold Schuler, che a Gatterer ha assicurato sul fatto che gli uffici competenti di Palazzo Widmann avrebbero chiesto il conto ai privati.

“Come previsto, l’Agenzia per la protezione civile comunicherà l’importo da versare”, precisa Schuler. Sad ora attende il pagamento.