Society | Trasporto Pubblico

“Vogliono solo fare cassa”

Nuovo sciopero SAD proclamato per il 25 novembre. Anita Perkmann di CGIL-AGB spiega le ragioni degli autisti che non ce la fanno più a sopportare turni di 14 ore.
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Foto: Suedtirolfoto.com / Othmar Seehauser

salto.bz : Quali sono i motivi dello sciopero che avete proclamato?
Anita Perkmann - Continuano ad aumentare i turni che superano le 12 ore, soluzioni organizzative ce secondo un accordo interaziendale non dovrebbero esserci oppure per lo meno essere concordate con la RSU. Purtroppo sfruttano al massimo quello che la legge permette loro, ma si tratta di turni a nostro avviso troppo pesanti. In pratica un autista è costretto a stare in giro 13 o 14 ore per vedersi poi pagate le sue 7/8 ore a seconda che lavori su 5 o 6 giorni. 

Questi turni così lunghi quanti autisti interessano e che frequenza hanno?
Varia da zona a zona. Numericamente sono ancora pochi, ma messi insieme con la maggioranza dei turni che sono di 10-12 ore il tutto diventa molto ma molto pesante. 

Oggi Mussner intervistato dalla stampa locale dice che con l’orario invernale ci saranno più autobus nei fine settimana per i turisti e che esiste un’ottima collaborazione con autorità del territorio, scuole, organizzazioni turistiche e passeggeri. Lo stesso vale anche per i dipendenti SAD e le organizzazioni sindacali?
Leggiamo quanto si dice con rammarico. La Provincia dovrebbe essere attenta ma a volte a quanto pare le questioni che riguardano i lavoratori passano in sordina. 

Ma un dialogo con la Provincia esiste da parte vostra, al di là dei privati di SAD che gestiscono il servizio in concessione?
Un dialogo c’è sempre stato e non posso parlare male della Provincia. Ci hanno sempre ascoltato e su alcune questioni ci hanno dato una mano. Attualmente però mi sembra che è in gioco una partita importante a livello politico per cui tutto passa in secondo piano.

Intende la guerra tutta interna al mondo di lingua tedesca e alla SVP in particolare?
Sì, faccio riferimento all’arroganza e alla prepotenza di Klaus Gatterer. Che condiziona la situazione creando le condizioni affinché la Provincia faccia un po’ fatica ad occuparsi delle questioni del personale viaggiante del trasporto pubblico. 

Il lavoratori di SAD come vivono la nuova governance di SAD varata qualche mese orsono in connessione con il nuovo assetto proprietario?
Non c’è mai stata una grande collaborazione prima. Il dialogo c’è sempre stato, ma possiamo senz'altro dire che oggi addirittura è un po’ peggiorato. Lo abbiamo visto nei fatti. Prima nei turni si cercava di fare uno sforzo e migliorarli, mentre adesso in questo senso sembra non esserci pi alcun interesse. 

Nella trattativa i sindacati sono divisi. Da una parte voi di CGIL-AGB e UIL-SGK e dall’altra ASGB, CISL e ORSA. Voi farete sciopero venerdì 25 novembre e invece le altre sigle sindacati con ogni probabilità proporranno un’astensione dal lavoro in coincidenza con il delicato ponte dell’8 dicembre. Questa divisione non rischia di minare l’incisività della vostra protesta? In realtà gli obiettivi sono gli stessi…
Io l’ho sempre sostenuto e li abbiamo invitati al tavolo. Ma loro hanno voluto fare scelte che a mio avviso sindacalmente non pagano e soprattutto non portano da nessuna parte. Già mesi fa i lavoratori ci hanno segnato la situazione stava diventando sempre più pesante. Allora noi siamo partiti mentre gli altri non ne hanno voluto sapere. Si sono svegliati dopo, insomma. È la solita storia dei sindacati divisi. 

Qual è il vostro auspicio? Si potrà riaprire un tavolo per affrontare i problemi legati ai turni troppo pesanti?
L’unica possibilità a questo punto è che intervenga la Provincia. Dovrebbe intervenire l’ente che effettivamente paga il trasporto, insomma. Non limitandosi a decidere chi si occupa di questo servizio consentendogli poi di dettare legge e decidendo in tutto per tutto le condizioni in cui far operare i lavoratori. E personalmente oggi mi sento scandalizzata, lo dico con sincerità. 

Per quale motivo?
Nei trasporti stanno succedendo cose che non ci possono più far dire che siamo un mondo a parte ed un’isola felice. Nel nord Italia non so chi sta peggio di noi, a questo punto. 

E sì che il trasporto pubblico, come riconosce l’assessore Mussner, ha un ruolo cruciale per quanto riguarda il comparto turistico che è uno dei fulcri del benessere del nostro territorio. 
Gatterer fa la voce grossa ma di fatto lui beneficia di investimenti fatti dalla Provincia. Non può prendersela sul personale perché ancora oggi lui non sa se nel 2018 avrà ancora queste condizione e allora intanto vuole far cassa. Questo è quello che sta succedendo, mentre intanto ci raccontano la favola del privato che riesce a lavorare in condizioni economiche più vantaggiose. I funzionari, dirigenti e avvocati di Gatterer i loro aumenti economici li hanno avuto senz’altro. Mentre per il personale viaggiante gli aumenti sono stati solo di orario. 

Che fare allora?
A questo punto è davvero importante coinvolgere la cittadinanza. Dicendo: tutti vogliamo un servizio di qualità ma nell’operazione non può guadagnarci solo una persona o il gruppetto che gli sta intorno. Oltre alla qualità del servizio deve essere garantita anche la qualità del lavoro. Alla gente deve arrivare il messaggio che non stiamo scioperando perché non abbiamo voglia lavorare. Ma perché gli autisti ormai non ce la fanno più.