Nuovi contadini crescono
Da Berlino a Roma, da Barcellona a Parigi gli orti urbani continuano a mietere successo. Non è da meno Bolzano che alla sua “collezione” aggiunge 30 nuove piazzole (già annunciate lo scorso marzo e ora ultimate) in via Roma - e precisamente in prossimità del sottopasso di attraversamento della linea ferroviaria del Brennero - portando il totale a 261.
I lavori per realizzare i 30 nuovi orti sono iniziati a luglio per terminare nelle scorse settimane. Costo complessivo dell’operazione: 143mila euro. L’area che racchiude i piccoli appezzamenti di terreno (di proprietà comunale) misura circa 1.000 mq e rientra nel “Piano degli Orti urbani” approvato dalla giunta comunale nel 2017. Gli orti in questione, di 25 mq ciascuno, sono destinati agli anziani e dotati di un proprio punto d’acqua; sono stati divisi da una recinzione in legno e a completamento dell’opera è stata posata una recinzione metallica lungo il confine con la proprietà delle ferrovie e un’ulteriore recinzione rinforzata sopra il muro perimetrale di contenimento lungo via Roma. L’area è stata attrezzata con casette prefabbricate in legno per il deposito attrezzi, spogliatoio e una zona di ristoro con tavoli, panchine e pergolati per l’ombreggiamento.
Gli orti vengono messi a disposizione delle persone (età minima 60 anni, residenti, in pensione) che ne facciano richiesta e che abbiano i requisiti. Il 3% di questi terreni è destinato, indipendentemente dall'età, a persone disabili. Ad oggi le piazzole disponibili sono situate in via Sarentino, località “Prato Volpe”; in via Trento, argine sinistro fiume Isarco; a sud di ponte Loreto lungo la ciclabile; tra viale Druso e via S. Maurizio; in via Maso della Pieve (dietro il supermercato Lidl); in via Nicolò Rasmo/Casanova; in via Visitazione (tratto tra viale Europa e via del Ronco); in via Gutenberg (dietro il distributore di benzina); in via Lungo Isarco Destro; in via Castel Weinegg; in via Milano; in piazza Montessori (Firmian) e ora anche in via Roma dove questa mattina, 23 dicembre, l’assessora comunale all’Ambiente Chiara Rabini ha effettuato un sopralluogo con i tecnici comunali Maria Cecilia Baschieri, responsabile del Servizio Progettazione del Verde, e Franco Nones, direttore dei lavori.
Schön, dass die Gemeinde
Schön, dass die Gemeinde Bozen Flächen für Gärten zur Verfügung stellt, hoffentlich folgen noch viele weitere.
Schade aber und eine verpasste Chance, dass kein Gemeinschaftsgarten errichtet wurde. Ein solcher wird gemeinschaftlich bewirtschaftet und wird dadurch zum Raum für Begegnung, Austausch, Beziehung. In Bozen bleiben die Gärtner und Gärtnerinnen leider durch Zäune voneinander abgeschottet. Bitte gehen Sie beim nächsten Projekt einen Schritt weiter, Frau Stadträtin!
Die Geschichte scheint sich
Die Geschichte scheint sich zu wiederholen. Noch nicht lange her, da wurden solche Einrichtungen auch als "halb-landwirtschaftlich" geführt - semirurali.
Wer war da am Ruder?
"Die gute alte Zeit kehrt wieder. Frohes Fest im Kleingarten"