Emma e Rosmarie
A pochi giorni dall’8 marzo e alla vigilia di un mese che sembrerebbe dedicato alle culture, alle sensibilità e alle progettualità al femminile (già: ma gli altri undici, di mesi?), ebbene anche questa rubrichina prova a parlare di donne.
Lo farà raccontando due storie, o almeno a proporre un approccio alla punta emersa dell’iceberg di queste due storie, che ci hanno colpito molto.
La prima riguarda una studentessa che, durante l'inaugurazione dell'801esimo anno accademico dell'Università di Padova, ha denunciato le forti pressioni a cui sono sottoposti gli studenti. “Anche io le ho subìte”, ha detto sul podio dell’aula magna Emma Ruzzon, rappresentante degli oltre 70mila studenti dell’ateneo patavino.
La sua pacatezza e il suo rigore ci hanno evocato, tra l’altro, “Raining Stones”, un film del 1993 diretto da Ken Loach. Il titolo deriva dal proverbio inglese “quando piove sui poveri piovono pietre”.
Poveri studentesse e studenti, dunque? Di sicuro. “Credo siano evidenti a tutti le contraddizioni della narrazione mediatica attorno al percorso universitario - ha detto Emma Ruzzon - ci viene restituito il quadro di una realtà che fa male, celebrate eccellenze straordinarie, facendoci credere che debbano essere ordinarie, normali. Sentiamo il peso di aspettative asfissianti che non tengono in considerazione il bisogno umano di procedere con i propri tempi, con i propri modi”.
“Siamo stanchi di piangere i nostri coetanei – ha ancora scandito le parole una per una - e vogliamo che le forze politiche presenti si mettano a disposizione per capire come attivarsi per rispondere a questa emergenza. Ma serve il coraggio di mettere in discussione il sistema merito-centrico e competitivo”. Ruzzon ha citato casi di suicidio tra studenti, casi di lauree lampo per troppa competizione e chiesto case per i fuori sede, borse di studio e sostegno psicologico per gli studenti.
Questa rubrica stima molto i componenti del vertice della Lub e ne conosce abbastanza bene alcuni. L’invito è che raccolgano le parole di Emma: e se per prima sarà una donna a farlo, meglio.
Seconda storia. Ripartono il 27 febbraio a Merano le lezioni private di pianoforte a cura di Rosmarie Rieder, docente e concertista, diplomata al conservatorio di Bolzano con successiva specializzazione in Svizzera, dove le scuole pianistiche sono molto severe.
Verranno proposti cicli da 4 lezioni ciascuno. Le giornate saranno – probabilmente ma va verificato - martedí dalle 15 alle 19, giovedí dalle 9 alle 12 e venerdí dalle 15 alle 19.
Sarà possibile accordarsi anche su altre giornate o altri orari. (Ecco le coordinate per gli interessati: Tangram 0473 210 430, email [email protected]).
Rosmarie Gabriele Rieder si é diplomata al Conservatorio di Bolzano e ha continuato gli studi all’Ecole International di Losanna con il Maestro Fausto Zadra. Ha seguito corsi di perfezionamento e masterclass di musica da camera a Lanciano e all’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Antonio Bacchelli e il Trio di Trieste. Primo premio per pianisti al Corso di perfezionamento per il Lied Tedesco di Erik Werba.
Molti allieve ed allievi di pianoforte, ovviamente non solo a Merano, devono molto alla signora Rieder.
Ora tocca ai nuovi studenti. Davvero di ogni età e livello di preparazione. Scopriranno una docente attenta, molto preparata e molto generosa. La quale scoprirà l’attenzione da parte di Salto.bz verso di lei solo leggendo questa rubrichina poichè non ci ha chiesto nulla.
Buon lavoro, Rosmarie.