Politics | Scandali e politica

Il lunedì nero di Munter

Autosospeso dal partito per la questione del sussidio di disoccupazione e sospettato di aver favorito in modo improprio Marie Måwe nella recente campagna elettorale. Per Hanspeter Munter si è trattato di uno dei giorni più difficili della sua carriera politica.

Una giornata davvero da dimenticare per l'ex consigliere Hanspeter Munter (Svp). Oggi (24 marzo) era il giorno in cui la Leitung del partito doveva decidere in merito alla sua sorte “politica”, resa insostenibile dalla richiesta di usufruire del sussidio di disoccupazione. Situazione alquanto imbarazzante, che di fatto ha convinto Munter ad “autosospendersi” dal partito senza neppure aspettare il giudizio del direttivo. Giudizio che comunque ha ratificato senza problemi la sua decisione: “Die Leitung der Südtiroler Volkspartei hat das Verhalten von Hanspeter Munter verurteilt. Dieses sei nicht tragbar und mit den politischen Wertevorstellungen der Südtiroler Volkspartei nicht vereinbar. Man nehme zur Kenntnis, dass Hanspeter Munter die Mitgliedschaft bis auf weiteres ruhen lassen wolle. Zudem begrüße man die Bereitschaft Munters, die ausbezahlte Arbeitslosenunterstützung spenden zu wollen”.

Ma non è finita qui. Al nome di Munter si lega infatti un'altra scabrosa vicenda, che potrebbe portare a sviluppi eclatanti. Come rivelato da un articolo di salto.bz, è infatti a lui che risale l'iniziativa di garantire a Marie Måwe un finanziamento “privato” finalizzato alla campagna elettorale della candidata svedese. Nel partito finora nessuno si è espresso su chi possa essere questo benefattore (o gruppo di benefattori), anzi tutti sembrano essere intenzionati a cercarlo. Certo è che il versamento dell'ingente somma (si parla di 23.000 euro) dovrebbe in qualche modo figurare sul bilancio, pena il sospetto che davvero si sia trattato di una transazione segreta e per giunta a favore di una sola candidata.