Politics | Riforme

“Mattarella se ne lava le mani”

Urzì attacca il presidente, reo di aver respinto un appello delle opposizioni regionali contro i ‘pericoli’ della nuova legge elettorale "che favorisce Svp e Pd".

“Le comunico l’impossibilità per il Capo dello Stato di interferire con la funzione legislativa o di intervenire in ambiti di competenza riservati alle Camere”

Questo il diniego del Capo dello Stato, riportato dal consigliere del presidente Giancarlo Montedoro, che ha fatto infuriare Alessandro Urzì
I consiglieri d’opposizione si erano rivolti a Mattarella perché “allarmati dal processo di definizione della legge elettorale voluta da Renzi e dal Pd” e che - qui il nocciolo della questione - “consegnerebbe 10 degli 11 deputati della Provinciaa ad Svp e Pd, con i loro alleati di Sinistra, facendo salvo forse solo un seggio per la più rappresentativa forza politica di minoranza a livello regionale (e quindi mai un italiano dell’Alto Adige)". 

“Il mancato accoglimento da parte del Presidente della Repubblica della richiesta di incontro rappresenta un atto incomprensibile e che va accolto con vero rammarico”

Urzì entra nel merito affermanti che “sostenere che il capo dello Stato non può intromettersi nell’iter legislativo è fare riferimento ad un aspetto formale che omette di considerare altri presupposti di valore costituzionali che attengono al ruolo del Presidente della Repubblica, compresa la salvaguardia alla giusta ed equilibrata rappresentanza politica e l’opportuno rispetto dei ruoli che il legislatore è chiamato a garantire”. 

Per il consigliere provinciale di Alto Adige nel Cuore non si può ritenere un atto ordinario la ‘legge truffa’ “che assegna in Alto Adige tutti i seggi alla Svp (anche quello italiano di Bolzano sarà condizionato dal preventivo assenso della medesima Svp) ed in Trentino tutti i seggi escluso uno alla maggioranza di Sinistra”.

Urzì conclude con un attacco diretto al rivale Luigi Spagnolli, nella campagna elettorale per elezioni comunali a Bolzano. 

“Sorprende a questo riguardo l silenzio del sindaco pro tempore di Bolzano al quale sarà assegnato anche il doppio ruolo di Senatore ed al quale evidentemente non interessa la cattiva sorte assegnata alla rappresentanza italiana del territorio nella prossima e futura Camera dei Deputati”

La richiesta di incontrare Mattarella era stata avanzata dai consiglieri di ‘Amministrare e Civica Trentina’ (Borga, Civettini, Cia, Fasanelli, Giovanazzi), Lega Nord Trentino - Forza Italia (Bezzi e Fugatti), Movimento 5 Stelle (Degasperi), Team Autonomie - Bürgerunion (Pöder) e Gruppo Misto (Urzì). 

Significativo il fatto che alla richiesta non si erano associati il consigliere altoatesino del Movimento 5 Stelle Paul Köllensperger e la consigliera di Team Autonomie - Bürgerunion Elena Artioli