Chronicle | Divieti e diritto

“Non comportatevi da cretini”

Ronchetti e i 200 metri da casa propria: “Non è una norma scritta, ma un’indicazione per i controlli. Serve responsabilità, per la salute di tutti”. Quasi 100 denunce.
Ronchetti
Foto: Comune Bolzano

salto.bz: Sergio Ronchetti, comandante della polizia locale di Bolzano, l’avvincendarsi di restrizioni dai diversi livelli istituzionali per contenere il contagio da coronavirus ha generato incertezza nei cittadini. Lei stesso ha ripetuto che se si esce per una corsa o passeggiata occorre stare “entro i 200 metri” dalla propria casa. Ma la norma non è scritta in nessun documento, come ha riconosciuto anche Kompatscher: da dove esce?

Sergio Ronchetti: no, non compare in un testo normativo. Si tratta di una misura identificata in analogia con quanto adottato dalla vicina Regione Veneto, che prescrive i 200 metri. La prescrizione è frutto di un’indicazione data dal questore a tutte le forze dell’ordine operanti in Alto Adige, dunque noi, polizia di Stato, carabinieri e via dicendo. Si configura come un’indicazione operativa per gli agenti che intervengono nei controlli.

I 200 metri da casa propria sono un’indicazione operativa per i controlli data dal questore, vale per tutte le forze dell’ordine in Alto Adige

Il rischio di una confusione nello stato di diritto in una fase di emergenza, come ravvisato su salto.bz dall’avvocato Nicola Canestrini, resta evidente. Un cittadino viene fermato, cerca le fonti normative su internet e non trova nulla sui 200 metri, visto che l’ordinanza di Speranza e Lamorgese intima di rimanere “in prossimità” della propria abitazione. Non è un problema?

Su questo sono chiaro: i cittadini devono ragionare non da cretini o legulei, ma da persone responsabili. Lo sforzo per contenere l’epidemia è corale e questo è l’obiettivo di tutte le restrizioni che stiamo subendo. Il messaggio è: non uscite di casa, perché l’isolamento serve a fermare l’epidemia, e se proprio volete uscire fate un giro intorno alla vostra abitazione. Tutte le prescrizioni normative parlano chiaro.

La prescrizione non è scritta in nessun testo? È così, ma i cittadini non facciano i legulei, siano invece responsabili

Dunque dal vostro punto di vista appellarsi al fatto che l’indicazione non è scritta non vale in caso di controlli?​

Non è un atteggiamento consono, mi appello invece al senso di responsabilità di ciascuno. I controlli a chi si muove in auto, in bici o a piedi vengono fatti proprio per far rispettare le disposizioni che hanno lo scopo di farci uscire dall’emergenza e sostenere lo sforzo del sistema sanitario nazionale e locale.

Come sta andando la sorveglianza?​

La situazione è migliorata negli ultimi giorni. Siamo sul centinaio di denunce in 12 giorni di quarantena. Ieri ne sono state fatte 15, con 86 autocertificazioni controllate, domenica 9. La giornata peggiore è stata il 21 marzo con 22 casi irregolari riscontrati.

Le scuse più improbabili?​

Ieri una persona di Appiano è stata denunciata perché si è recata in auto a fare la spesa a Bolzano. E c’è chi residente a Don Bosco si è fatto una corsa fino a Castel Roncolo. Fermato ai giardini del Talvera, è stato anche lui segnalato.

La situazione dei controlli sta migliorando. La giornata peggiore è stata domenica. In 12 giorni abbiamo fatto 100 denunce

Sono in arrivo ulteriori inasprimenti da oggi ai prossimi giorni?​

Si parla a livello nazionale del passaggio dalla denuncia alla contravvenzione, con una sanzione pecuniaria molto elevata (sui 2.000 euro, ndr). È utile tutto ciò che può far indurre chi è ancora sordo a comprendere la portata e soprattutto il senso dei divieti.

Non mancano, nonostante il tempo passato, l’informazione dei mass media e i controlli, le incomprensioni fra i cittadini?​

Vediamo ad esempio ancora troppi anziani che girano. Un panettiere mi diceva di un signore che va 2-3 volte al giorno in negozio. Ci confrontiamo con troppe teste quadrate, mi auguro che tutti capiscano finalmente che quanto ciascuno è chiamato a fare va a tutela della salute di tutti.

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Canestrini Nicola Tue, 03/24/2020 - 14:50

Caro Comandante,
immagino Lei convenga con me che le autorità di polizia proprio in situazioni emergenziali devono rifiutare ogni tentazione autoritaria.

"I cittadini devono ragionare non da cretini o legulei, ma da persone responsabili", afferma in risposta chi fa presente che NON ESISTE una indicazione normativa che impone di restare in un raggio di 200 m dalle abitazioni, raggio invece imposto manu militari "per indicazioni del Questore" (si viene a sapere).

Chi ha funzioni di polizia giudiziaria dovrebbe sapere che
1. il Questore non è fonte legislativa;
2. l'analogia in materia penale è vietata e
3. l'ABC di ogni stato democratico liberale prevede che chi è soggetto ad una norma deve poterla conosocere nella sua esatta estensione (principio di prevedibilità).
La confusione genera paura e aumenta l'arbitrio: non La preoccupa, comandante?

Nicola Canestrini

PS: "essere responsabili" è un invito (condiviso e condivisibile), non una norma assistita da una sanzione. E no, il bene comune non ammette scorciatoie autoritarie.

Tue, 03/24/2020 - 14:50 Permalink
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G. P. Tue, 03/24/2020 - 15:05

Das ist reine Willkür!!! Wo bleibt der Rechtsstaat?
Ich mache mir von Tag zu Tag mehr Sorgen um die Zeit nach dem Virus. Und ich meine damit nicht die wirtschaftlichen Sorgen.

Tue, 03/24/2020 - 15:05 Permalink
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Peter Gasser Tue, 03/24/2020 - 15:40

Warum braucht es heute das genaue Verbot, sich nicht mehr als 200 Meter vom Wohnsitz zu entfernen, was ja noch kommen wird.
Weil man den Begriff “in unmittelbarer Nähe” oder “in der Nähe von” eben bei uns nicht (mehr) versteht.
In Asien hatten die Bürger kein Problem, die Gefährdung durch das Virus zu verstehen, und die Empfehlungen eigenverantwortlich und damit verantwortlich der Gemeinschaft gegenüber einzuhalten - wodurch man es dort bei “Empfehlungen” belassen konnte.
Bei uns wird “Verstehen” und “Einhalten” eben erst mit Verboten erreicht - wenigstens das Einhalten.

Tue, 03/24/2020 - 15:40 Permalink
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Martin Aufderklamm Tue, 03/24/2020 - 17:34

Pur non configurando l'ipotesi di reato in quanto rivolgendosi ad una massa indistinta di persone, aprostofare i cittadini come cretini, secondo me, non contribuisce all'aumento della fiducia nelle istituzioni.
Ho piena comprensione per il fatto che esiste ancora una minoranza di persone che non ha compreso pienamente la gravità della situazione, ma il solo paventare le denuncie e sanzioni non basta.
Sarebbe utile, soprattutto se la situazione straordinaria proseguirà, sciorinare aspetti utili alla cittadinanza in forma di vademecum, per esempio: è sanzionabile chi fa la spesa in un supermercato leggermente più lontano rispetto a quello della propria abitazione?
Inoltre mi chiedo dove siano stati gli organi preposti il weekend precendente l'entrata in vigore del primo DPCM, quando erano già in vigore le raccomandazioni del metro di distanza? Bolzano era abbastanza piena di giovani assembrati nei luoghi della movida.
Speriamo che nel dopo-Corona venga applicato lo stesso zelo nel risolvere i problemi della città. Oppure di fronte alla morte si innescano meccanismi diversi?

Tue, 03/24/2020 - 17:34 Permalink
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Giacomo Fabris Tue, 03/24/2020 - 17:52

Il cittadino "cretino" è quello che si attiene a quanto è scritto nelle norme di uno stato di diritto, dove quanto non è espressamente vietato è consentito. Doversi attenere agli ordini dettati da questa o quella autorità di forza pubblica mi pare invece una caratteristica dei sudditi.
Io cittadino sarò cretino allora, e da cretino affermo che queste derive autoritarie mi danno tanta preoccupazione, e qualificano le istituzioni che portano avanti certe condotte.
Terminata questa emergenza spero ci prenderemo il tempo di ragionare sul passato, e trarre le dovute conclusioni su determinati esponenti ai vertici delle nostre istituzioni...

Tue, 03/24/2020 - 17:52 Permalink
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Max Drescher Tue, 03/24/2020 - 22:22

Es bereitet mir Sorgen, wenn in einem Rechtsstaat die Executive entscheidet was rechtens ist!
Sogar noch bedenklicher als die Aussagen des Herrn Ronchetti finde ich die Aussagen von Herrn Carli (Tagesschau des Sender Rai Südtirol, 20 Uhr am 24.3.2020) diese Distanz von 200 m haben "wir" vorgegeben, haben "wir" ausgemacht! wenn der Landeshauptmann z.B. 500m festlegt werden wir es akzeptieren! Akzeptieren?
Der Landeshauptmann hat in seiner heutigen Pressekonferenz klar gesagt, dass er nicht eine Distanz in Metern festlegen will.
Eigenverantwortung und "gesunder Hausverstand" sind gefragt: Hygieneregeln und Abstand zwischen den Personen einhalten, ja die Botschaft ist angekommen!
Die Allgemeinheit versteht und akzeptiert Einschränkungen und außerordentliche Maßnahmen in einer außerordentlichen Situation, aber wo ist die Grenze?
Es erschließt sich mir allerdings nicht welche Gefahr von einem Fußgänger oder Sportler ausgeht, der alleine im Wald oder auf einem Güterweg (Bilder zur Kontrolle einer Fußgängerin im Bericht der Tagesschau) unterwegs ist, selbst wenn das weiter entfernt ist.

Tue, 03/24/2020 - 22:22 Permalink
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Salto User
Sepp.Bacher Wed, 03/25/2020 - 09:09

In reply to by Max Drescher

"Es erschließt sich mir allerdings nicht welche Gefahr von einem Fußgänger oder Sportler ausgeht, der alleine im Wald oder auf einem Güterweg (Bilder zur Kontrolle einer Fußgängerin im Bericht der Tagesschau) unterwegs ist, selbst wenn das weiter entfernt ist." Und ich ergänze: ..... in den derzeit leeren Talferwiesen und Promenaden, denn wir Städter haben keine Wald 200 m vor der Haustür.
Das logische und verantwortliche Denken würde ich den Bürgermeistern und Polizeiorganen delegieren. Gehen Sie dort hin, wo sich die kleine Minderheit der Nichteinsichtigen aufhalten und kontrollieren sie diese und verhängen Sanktionen, wenn sie auch Rechtens sind! Und lassen Sie uns wenigen, die sporteln, spazieren und "walken" wollen, in Ruhe, denn wir gefährden niemanden, wenn wir die Distanz- und Schutz-Regeln einhalten!

Wed, 03/25/2020 - 09:09 Permalink
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Manfred Klotz Wed, 03/25/2020 - 07:27

Manche Kommentare sind genau den Grund weshalb man zu einschneidenden Maßnahmen greifen musste.
Ich will hier nicht weiter ausholen, aber das Prinzip, dass meine Freiheit dort endet, wo die Freiheit des anderen beginnt, sollte auch in diesem Zusammenhang klar sein. Die Freiheit, sich nach eigenem Gutdünken zu bewegen endet bei der Freiheit des anderen auf sein Recht auf Gesundheit zu pochen. Leider kann man sich - das zeigt die Realität doch jeden Tag - auf den Hausverstand der Bürger nicht immer verlassen (damit sind genau die "cretini" gemeint, den Unwissenheit gilt mittlerweile nicht mehr als Entschuldigung). Gäbe es nicht Regeln und würde man sich daher auf die Vernunft jedes Einzelnen verlassen müssen, würden wieder genau jene tun und lassen was sie wollen, die sich einen feuchten Kehrricht um die anderen scheren. Dann würde wieder eine Lawine des Protests losgetreten, aber eben genau WEIL es KEINE Regeln gibt.
Persönlich verabscheue ich jede Form von Diktatur, aber in einer solchen sanitären Ausnahmesituation von "deriva autoriataria" zu sprechen, ist weit hergeholt. Sorgen wir uns eher um Politiker, die in ruhigen Zeiten nach "Pieni poteri" riefen.

Wed, 03/25/2020 - 07:27 Permalink
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Peter Gasser Wed, 03/25/2020 - 10:29

In reply to by simon tinkhauser

“Wenn..., dann.....” ja, da stimme ich Ihnen zu.
Grundbedürfnisse:
Trinken
Essen
Wärme
Hygiene
soziale Kontakte
etwas persönlicher “Freiraum”.
Und dann ist noch mehr Solidarität gefragt.
.
Sollte im Zentrum von Girlan eine Familie mit Kindern in beengten Wohnverhältnissen leben, bin ich - unter Einbehaltung der Hygieneregeln - bereit, den hinteren Teil meines Gartens Mutter & Kindern gerne für einige Stunden zur Verfügung zu stellen, um etwas “Auslauf” zu haben.

Wed, 03/25/2020 - 10:29 Permalink
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Klaus Hartmann Wed, 03/25/2020 - 10:59

Die Wissenschaft muss Antworten auf die gesundheitlichen und epidemiologischen Aspekte dieser Krise finden und geben.
Politiker müssen diese Antworten verantwortungsvoll und innerhalb der Grenzen unserer demokratischen Spielregeln und Rechtsstaatlichkeit umsetzen und entsprechend kommunizieren.
Die Sorge um die Gesundheit der Menschen muss ernst genommen werden. Keine Frage.
Aber auch die Sorge um unsere von der Verfassung garantierten Freiheitsrechte, unsere Demokratien und unseren Rechtsstaat müssen erst genommen werden. Auch hier müssen Fragen gestellt und klare Antworten gegeben werden. Auch hier muss wachsam darauf geachtet werden was in diese Krise unternommen wird.
Jegliche Art von Willkür seitens der Exekutive muss aufgezeigt werden. Rechtssicherheit ist eine tragende Säule unserer Demokratie und darf durch Nichts und Niemanden in Frage gestellt werden. Ohne Wenn und Aber.
Panik, so verständlich sie für den Einzelnen ist, war noch nie ein guter Ratgeber. Hier müssen vor allem Jene die uns jetzt durch die Krise führen sollen einen kühlen und klaren Kopf bewahren. Auch hier braucht es Kontrolle. Das Verantwortungsbewusstsein, das vom Einzelnen gefordert wird, gilt im besonderen und erweitertem Maße für unsere Entscheidungsträger. In diesem Sinne gilt auch für sie: „non comportatevi da cretini o legulei“, sonst könnte schnell aus Zustimmung „berechtigter“Aufstand entstehen.

Wed, 03/25/2020 - 10:59 Permalink
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Manfred Klotz Wed, 03/25/2020 - 15:07

In reply to by Klaus Hartmann

Die Wissenschaft hat Antworten gegeben und Ansätze, wie man das Problem in Griff bekommt. Die Politik hat diese Lösungsansätze umgesetzt, nicht mehr und nicht weniger. Ich könnte nicht erkennen, dass man sich außerhalb der demokratischen Spielregeln bewegt, es gibt ja triftige Gründe die Bewegungsfreiheit zeitweise einzuschränken. Vorsicht ist eher bei Subjekten geboten, die in ruhigen Zeiten die ganze Macht auf sich vereinen wollten und die auch von Südtirolern gewählt wurden und bei den Subjekten, die im sozialen Netzwerk ganz unverblümt zum Staatsstreich aufrufen .

Wed, 03/25/2020 - 15:07 Permalink
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Argante Brancalion Thu, 03/26/2020 - 22:10

Si sta giocando con diverse paure! Di cosa dovrei aver paura? Del piccolo virus che potrebbe uccidere me o i miei cari o i miei concittadini oppure di vigili, poliziotti, militari che sventolano multe da migliaia di euro. Siamo in mano alle decisioni arbitrarie di un "addetto" che decide se le nostre motivazioni sono valide o no. 200 metri, la mia vecchia madre abita sola a 5 km da casa mia, come la mettiamo? Il vigile mi crederà? E se non mi crede? E se non mi crede come faccio con mia madre? Finita questa storia portata avanti cinesamente nella confusione, calpestando allegramente diversi diritti democratici; bisognerà pur rifare un po' di conti. Almeno per allontanare il dubbio che l'emergenza è strumentalizzata per esperimenti sociali di altra utilità.

Thu, 03/26/2020 - 22:10 Permalink
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Hans Bibera Sat, 03/28/2020 - 12:11

Wie wäre es ,wenn uns jemand erklären würde was der Hausverstand (LH) sagt, anstatt mit Metern herumzuphilosophieren und herumzudrohen?!
Mein Hausverstand sagt: Wo niemand ist, kann niemand angesteckt werden!

Sat, 03/28/2020 - 12:11 Permalink
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Dario Dragà Wed, 04/01/2020 - 11:00

Al di là del buon senso, che dovrebbe indurre ogni cittadino a considerare secondario il diritto di fare jogging nel parco o di girare liberamente, ci troviamo di fronte all'ennesima dimostrazione di come la burocrazia italiana comunica coi cittadini: una legge o un decreto dovrebbero essere redatti in un linguaggio chiaro, conciso e che non si presta a interpretazioni. Purtroppo è esattamente il contrario: è astruso, confuso, a volte persino autocontradditorio; la conseguenza è che l'arbitrarietà regna sovrana

Wed, 04/01/2020 - 11:00 Permalink