Merano boccia Giulio Regeni
Spariti durante il commissariamento della città, gli striscioni bilingui della campagna di Amnesty International “Verità per Giulio Regeni” non torneranno a campeggiare sul Municipio del Comune di Merano. Lo ha deciso ieri sera (23 marzo) il Consiglio comunale della città sul Passirio. Una mozione presentata dal consigliere PD Daniele Di Lucrezia e co-firmata da David Augscheller (Sinistra Ecosociale) Olivia Kieser e Julia Dalsant (Verdi) un po’ a sorpresa è stata bocciata dalla maggioranza Civiche-SVP: 14 i voti favorevoli dell’opposizione ecosociale (Andrea Rossi era assente) e 21 gli astenuti sul documento che chiedeva di confermare l’adesione del Comune alla campagna “contro ogni forma di tortura e violazione dei diritti umani, come quella che ha riguardato Regeni”.
Niente banner gialli? "Allibiti"
Per il sindaco Dario Dal Medico “le tante campagne di sensibilizzazione vanno contestualizzate”. E secondo il primo cittadino “questa mozione presenta una sensibilità particolare legata al 25 gennaio (giorno della scomparsa di Regeni, ndr) per sollecitare una giustizia particolare, ma nel frattempo sono successe cose inaspettate in questo mondo e con un clamore, un’attenzione maggiori”. Senza nulla togliere alla sua dignità, prosegue Dal Medico, “la campagna su Regeni fa parte delle tredici campagne di Amnesty e tutte avrebbero necessità dell’adesione, per la condanna di ogni forma di sopruso e violenza”. La nuova amministrazione di Merano “vuole dare un segnale parzialmente diverso, ovvero la sensibilizzazione di giornate a livello nazionale e internazionale dedicate a temi particolari, senza dare preferenze all’una o all’altra”.
David Augscheller si dice “sorpreso dalle parole del sindaco, non riesco a capirne le motivazioni”. “Parlare di una situazione piuttosto di un’altra - spiega in aula - non significa non prendere in considerazione le altre tragiche biografie e percorsi di vita. Quella su Regeni è una campagna di rilevanza nazionale, la cui adesione da parte del Comune di Merano fu appoggiata a grande maggioranza nella scorsa legislatura. Il Comune dovrebbe coerentemente annunciare la sua uscita dalla campagna nazionale, perché non è più solo un’interruzione per una questione tecnica.” Anche Daniela Rossi (PD) si dice “allibita di fronte al vuoto argomentativo del sindaco”. Dal canto suo, il sindaco della Civica per Merano (che nel 2020 votò a favore dell’affissione degli striscioni) rivendica “la libertà di partecipare ad altre campagne e altri striscioni, cioè a più campagne nel corso dell’anno”. Tutti gli striscioni tranne uno. Keine Wahrheit für Giulio Regeni.
troppo equilibrio seppelisce
troppo equilibrio seppelisce la compassione