Su Huffingtonpost.it un'interessante riflessione a firma di Alessandro De Angelis cerca oggi di interpretare quelli che potrebbero essere i futuri passi del (ex) cavaliere per cercare di evitare la disfatta (Forza Italia è data ormai sotto il 20%). 

Mezzo partito gli chiede una opposizione più vera a Renzi ma, ancora una volta, Berlusconi ha scelto per conto proprio, tenendo in tasca (per il momento) l'arma letale: e cioè il sostegno alla maggioranza in Senato. 
In un primo momento si potrebbe pensare che il dilemma per Berlusconi sia quello tra salvare Renzi sulle riforme e restare centrale nel gioco politico oppure, ancora una volta, rovesciare il tavolo facendo di nuovo opposizione vera e tentare la rimonta.
Ma in realtà il gioco, dice huffintonpost.it, potrebbe essere un altro. Molto più duro.

Il leader di Forza Italia si trova in un momento in cui la propria personale agibilità politica (e non solo) è diventata priorità assoluta. Probabilimente ritiene di avere in pugno Renzi e di aver definitivamente sconfitto gli ex comunisti attraverso il patto sulle riforme con l'ex sindaco di Firenze. Quindi Berlusconi sarebbe pronto a tornare al governo con Renzi, per tentare l'assalto al vero 'nuovo nemico', e cioè il 'megafono dell'Italia dell'odio' (così lo definisce Huffingtonpost.it). 

Ma l'impresa appare davvero proibitiva. Per reggere una campagna elettorale contro Grillo ci vuole un fisico bestiale.
L'ex cavaliere menomato e il premier rottamatore da solo al comando (anche nel suo partito) hanno la forza sufficiente per sconfiggere lo tsunami pentastellato?