Environment | la legge

Tariffa rifiuti, cambiano i calcoli

Secondo il consigliere bolzanino Della Ratta il nuovo sistema determinerà perdite per SEAB di 650.000 euro e disincentiverà la raccolta differenziata.
Separazione sacchetti bio - rifiuti in plastica
Foto: Salto.bz Fabio Gobbato

La legge 27 dicembre 2017 n. 205 ha attribuito ad ARERA le funzioni di regolazione e controllo del settore rifiuti, tra cui tariffe, qualità del servizio, tutela dei diritti degli utenti. Fino al 2025 ARERA regolerà, secondo PEF (Piano Economico Finanziario di ARERA periodo 2022/2025, che disciplinerà il gettito finanziario massimo e la suddivisione dei costi tra componente tariffaria fissa e variabile), solo il gettito complessivo da tariffa. Mentre le tariffe continueranno ad essere regolate dai Comuni tramite appositi regolamenti. In questa fase (fino al 2025) il Piano Economico Finanziario viene prima condiviso tra SEAB e Giunta Comunale, poi inviato alla Provincia, che funge da Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO), una volta “approvato” dalla Provincia passa in Consiglio comunale per la presa d’atto ed inviato ad ARERA per l’approvazione definitiva.

"Tutti questi passaggi - osserva il consigliere comunale della Lista civica per Bolzano, Claudio Della Ratta - che devono tenere conto della cornice iniziale del gettito tariffario massimo e della puntuale suddivisione dei costi imposta da ARERA secondo criteri blindati, genera ovviamente potenziali ripercussioni sul servizio fornito in base ai costi ammessi. Anche perché ARERA si basa sul consuntivo dei due anni precedenti (in questo caso chiusura 2021) e non sul preventivo 2023 con eventuali nuove esigenze. In questo Piano sono previsti costi non ammessi per circa 650.000 euro, che potranno forse essere recuperati come perdite aziendali nel Piano Finanziario 2025 (due anni successivi). Oltretutto questi vari passaggi hanno generato delle differenze di rappresentatività economica negli allegati alle delibere che hanno originato tre passaggi nelle Commissioni, rispetto all’unico inizialmente previsto". Con il nuovo schema, in sostanza, non verrà più premiato chi produce meno rifiuti o chi differenzia maggiormente, ma si baserà prevalentemente su costi fissi. Infatti la tariffa che misura le “eccedenze” di rifiuti prodotti ha significativa minor rilevanza del passato.

"In sintesi  - sostiene Della Ratta  - l’aver assegnato la competenza primaria per l’ambiente allo Stato ha un suo innegabile valore, forse meno l’aver poi deciso (tre lustri dopo) in maniera generalizzata la competenza sulle tariffe ad ARERA. Può forse essere di aiuto in quei territori dove la gestione dei rifiuti presenta dei problemi, non certo a Bolzano, ove diventerà d’ora in poi più difficile prevedere dei servizi aggiuntivi, anche estemporanei, nell’ottica del miglioramento del servizio. Non è paragonabile la gestione tariffaria di luce e gas nel mercato tutelato, con quella di un servizio di raccolta rifiuti di carattere locale che presenta ampie differenziazioni gestionali e diverse esigenze ed obiettivi".