Politics | Corsa a sindaco

Fattor lancia la sfida per le comunali

All’evento OXYGENxBZ, il PD lavora al dopo-Caramaschi. L’assessore comunale presenta le sue linee guida: “Bolzano densa come Napoli, diamo spazio alla città per sognare”.
Fattor, Bettio, Repetto
Foto: SALTO/Val
  • Una Josefssaal alla Kolpinghaus gremita, con lo stato maggiore del Partito Democratico al completo, accorso soprattutto per ascoltare chi già da mesi è pronto alla “discesa in campo” come candidato sindaco alle comunali 2025, ovvero l’assessore alla mobilità di Bolzano Stefano Fattor. L’occasione è il convegno Oxygen xBZ, dove stamane (24 maggio) l’architetto ha presentato (in versione aggiornata) le slide sulla questione abitativa già illustrate qualche mese fa a una platea più ristretta a Oltrisarco. Nelle settimane scorse, l’assessore aveva incontrato vari esponenti della maggioranza (e non solo) per mostrare loro la presentazione powerpoint, corredata da dati e mappe, in vista degli appuntamenti pubblici. In questa prima uscita, ad ascoltarlo, oltre al segretario Carlo Bettio e al consigliere provinciale Sandro Repetto (che modera l’evento), all’ex sindaco e senatore Gigi Spagnolli, l'ex assessora provinciale Luisa Gnecchi, l'ex assessora comunale Mariachiara Pasquali, ci sono anche Stefan Perini dell’AFI, Maurizio Surian del Centro Casa e l’imprenditore Franz Staffler. In prima fila, infine, la europarlamentare dem e candidata alle europee Elisabetta Gualmini.

  • Foto: SALTO/Val
  • Vari contributi introduttivi anticipano l’intervento “clou” della mattinata. Dalla ricercatrice dell’Eurac Marzia Bona — “la crisi abitativa non è solo una questione locale” — alle parole di Michil Costa che infiammano più volte l’uditorio: “Se il Museion non funziona, va cambiato, perché non realizzare un museo immersivo?” chiede l’albergatore e pensatore dell’Alta Badia, che ottiene l’applauso quando afferma che “in questa provincia c’è una scissione tra contadini, albergatori e il resto della società. Un lavoratore su sei pensa di trasferirsi fuori provincia, aumenta il costo a metro quadro, aumentano i pernottamenti, aumentano i visitatori al Mercatino, mentre non succede nulla di notte. Il futuro di Bolzano non sono i centri commerciali”, sostiene Costa.

  • La dottrina densità

    Quanto tocca a Fattor, torna sui suoi cavalli di battaglia: “È una città in spopolamento, dove aumenta l’invecchiamento e se ne vanno via i giovani istruiti”. Bolzano è infatti ai vertici per indice di invecchiamento ed età media, entrambi dati più alti che a Trento e Innsbruck. Per riaprire i due rubinetti, ovvero l’accesso alla casa e l’accesso al lavoro, non basta “densificare” la città ma occorrerebbe affrontare l’elefante nella stanza, il famigerato “verde agricolo”: “Abbiamo le case più piccole della provincia. 3000 alloggi vuoti? Sono al massimo un centinaio, di cui 40 dello stesso proprietario”. Il record è nel costo della casa, mediamente 4800 euro al metro quadro, quasi quanto Milano (5200 euro/mq) e sopra Firenze (4100 euro/mq). Una casa a Oltrisarco (3920 euro/mq) costa più che nella periferia di Milano (2500 euro/mq fuori dalla seconda circonvallazione): “Si fanno mutui a 40 anni con periodo di rientro di 76 anni”.

  • La densità abitativa di Bolzano: calcolata scorporando le diverse aree del territorio comunale. Foto: Stefano Fattor
  • Infine il nocciolo della questione, almeno secondo l’assessore, l’altissima densità abitativa, 102mila abitanti in 7,8 chilometri quadrati (il resto è verde agricolo, montagna, zona industriale): “Bolzano è di gran lunga la città italiana con la maggiore densità abitativa, 13.033 abitanti/kmq contro gli 8.869 ab/kmq di Napoli. Si può ancora pensare di densificarla?”, domanda. Per questo anche l’ipotesi del quartiere Ponte Roma, il progetto cui sta lavorando l’ex braccio destro di Benko Heinz Peter Hager, con la sua densità tripla “è fuori discussione”. E rilancia: “Bisogna aumentare il territorio [urbano], perché si è smesso di sognare e non riusciamo a pensare oltre, a un prato per feste, a un mercato coperto e soprattutto a tremila alloggi in affitto calmierato per giovani oltre ai già previsti nell’Areale e alle caserme Huber. Magari in un quartiere enza mezzi privati, col car sharing”. Qui torna al tema meleti: “2000 ettari di zona produttiva producono il 25% del PIL provinciale, 20.000 ettari di meleti solo il 5%”. L’applauso caloroso della platea incoraggia Fattor come potenziale candidato. Il programma è sul tavolo, ma per nomi e alleanze in vista delle elezioni 2025 c’è ancora tempo.

Il problema del PD è che mancano i giovani. Sono sempre le stesse persone che si parlano in modo quasi autoreferenziale. e usano una metodologia arcaica di fare politica, che non raggiunge minimamente i giovani e la gran parte della popolazione.
In merito ai contenuti, tralasciando il solito attacco ai centri commerciali, che denota una visione distopica totalmente sbagliata, emerge non tanto e non solo una contrapposizione tra contadini/albergatori e "resto del mondo", ma anche e soprattutto tra conservatori/tradizionalisti (che si oppongono al cambiamento) e "resto del mondo". E tra i primi ve ne sono non pochi anche nel PD purtroppo.
Su quanto afferma il Sig. Fattor contesto totalmente i soli 100 appartamenmti non abitati, perché vi sono intere edifici in città che sono inspiegabilmente abbandoati, oltre a tanti appartamenti chiusi. Poi chiaramente inquadra il problema abitativo di Bolzano Bozen ma secondo me sbaglia perché si fissa sulla densità abitativa (che non interessa a nessuno) e di fatto non risponde al perché le case costino di più. Laddove c'è una forte speculazione edilizia intrapresa da tanti bolzanini.,magari anche lì presenti. E qui si spiega il motivo perché si contestano (da pate di tutte le parti politiche) le iniziative provinciali che hanno leggermente innalzato le tasse (purtroppo sempre troppo basse).
Altro appunto, sono favorevole al nuvo quartiere proposto da Hger se a) crea case ecosostenibili b) posiziona la rete viaria al di sotto, decongestionando di fatto la viabilità.
Riasumendo, niente di nuovo sotto il sole. Chissà se come partito di centro sinistra, al quale io appartengo, vi saranno finalmente risposte anche per le categorie più deboli , per una maggiore integrazione con gli extra comunitari.

Fri, 05/24/2024 - 21:24 Permalink

Pienamente d'accordo con il Sig. Mollica con la necessità di rimettere al centro il sociale, extra comunitari e categorie sensibili. Sulle aree per costruire vorrei piu coraggio, chiedere di spostare le inutili caserme cittadine, tutte, alle estreme periferie e liberare questi spazi per costruire edilizia popolare. Allora si parliamo di progetti di pace, ambiente, sociale, cioe progetti di sinistra. Il resto è pura propaganda elettorale.

Sat, 05/25/2024 - 08:13 Permalink