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La Serie B bolzanina investe sui giovani

Dopo due sconfitte ora i biancorossi sperano in un cambio di rotta. Il Bolzano Baseball si prepara alle partite del weekend. Il Direttore tecnico Carsaniga: "La giovanile si sta sviluppando bene, ma con la Serie B dobbiamo ancora ingranare".
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Foto: Luca Tagliazucca
  • “Il baseball è uno sport democratico”. Lo afferma senza giri di parole il Direttore tecnico del Bolzano baseball, Claudio Carsaniga. Come mai “democratico”? “Una partita è composta da due fasi: la difesa, in cui tutti i componenti della squadra si muovono in modo uniforme, come un collettivo; e poi c’è l’attacco, in cui si deve rispettare l’ordine di battuta. A turno tutti possono prendere in mano la mazza e colpire più forte che possono la palla. Nessuno escluso, neppure i più scarsi. È un’attività inclusiva”. Carsaniga è stato a lungo allenatore del Bolzano Basebell, almeno fino a quando la squadra giocava in Serie A, ora ne è il direttore sportivo e il campionato che i biancorossi stanno affrontando, “con ancora qualche difficoltà” come precisa lui, è quello in B.

  • Foto: claudio carsaniga
  • SALTO: Non sembra che questo sia il vostro anno. Arrivate da due sconfitte e oggi, sabato 25 maggio, alle ore 15 e domani mattina alle 11 avrete altri due incontri a Fogliano Redipuglia. I giocatori sono pronti?
    Claudio Carsaniga: Abbiamo perso contro la squadra di Bologna ed è vero: stiamo facendo fatica ad ingranare. All’inizio di quest’anno sono arrivati molti giovani, perché la squadra di serie B è stata accorpata con l’Under 18. Serve trovare ancora un giusto equilibrio. Poi abbiamo avuto anche sfortuna con il meteo. Se è vero che d'inverno ci possiamo allenare al chiuso, è vero anche che ora, prima delle partite, serve allenarsi all’aperto, ma questa settimana durante la fascia serale ha sempre piovuto e sono saltati tutti gli allenamenti. Ci giocheremo tutte le partite fino in fondo, sperando in un cambio di rotta, perché fino ad oggi abbiamo subito molto le altre squadre. Poi però c’è anche da dire che avere numerosi giovani è un investimento. Possono fare esperienza, ed è utile per i prossimi anni, indipendentemente dal campionato che andranno ad affrontare.

    Oltre a essere direttore sportivo della Serie B, è presidente e allenatore dei Pool77, il team del Bolzano Baseball che permette ai giovai di affacciarsi a questo mondo. 
    Esatto. Offriamo la possibilità di giocare a baseball già a chi ha tra i 6 e 9 anni. Poi abbiamo la squadra Under 12 e Under 15. Inoltre, fino ai 15 anni la Federazione ci consente di far giocare i ragazzi e le ragazze nella stessa squadra. Dopo questa età le ragazze possono giocare a Softball, però con un’altra società, il Softball Club Dolomiti Bolzano, con cui abbiamo un buon rapporto.

  • Foto: Luca Tagliazucca
  • Il baseball non è certo tra gli sport più in voga tra i giovani, come fate a coinvolgerli?
    È una bella impresa. Non abbiamo molta copertura mediatica, non è uno sport che le famiglie guardano in televisione, quindi è difficile che a un ragazzo venga l’ispirazione. 
    Abbiamo varie convenzioni con le scuole di Bolzano, sia in lingua italiana che tedesca. Mostriamo alle classi come si gioca a baseball, semplificando un po’ le dinamiche, giusto per far capire i concetti. Attraverso le varie manifestazioni sportive della città riusciamo ad arrivare ai giovani e alle famiglie che desiderano che i propri figli provino altri sport oltre al calcio.

    Lei come ha conosciuto il baseball?
    Io ho iniziato a giocare a baseball per caso, grazie a un mio compagno di classe. Prima praticavo tennis. Sono arrivato a giocare anche in serie A, poi, all’età di 27 anni, visto che ero l’unico ad aver fatto il corso da allenatore, ho iniziato ad allenare la squadra. Negli anni ho fatto anche un po’ di attività di scouting sportivo. Ho reclutato giocatori stranieri che provenivano dagli Stati Uniti, dal Venezuela...

  • Foto: Luca Tagliazucca
  • Durante l’estate organizzate anche dei tornei per i giovani.
    Esatto. Questo agosto arriveranno 120 ragazzi da tutta Italia. Anzi, verrà pure una squadra ucraina di 15 ragazzi, a nostre spese, che già aveva partecipato al nostro torneo prima dello scoppio della guerra. 
    Il baseball è uno sport molto costruttivo. Si basa su un concetto semplice: si deve lanciare la pallina più lontano possibile e correre veloce. Qualche volta le famiglie dei ragazzi faticano a comprenderlo ma poi, quando si svolge la partita genitori contro ragazzi, viene tutto più naturale. È uno sporto anche molto inclusivo, dove tutti vengono coinvolti e anche il più scarso può dare il proprio contributo, nessuno viene escluso. In passato abbiamo giocato anche con dei ragazzi con l’autismo e hanno partecipato anche alle varie trasferte. Manca lo spirito agonistico e questo ci permette di affrontare le cose con maggiore spirito di squadra.