Chronicle | Truffe

Merano, I-phone 5 contraffatti

Un negoziante di Merano, cittadino pachistano, ha fatto partire un'operazione che ha condotto all'arresto di due contraffattori di Novara.
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Foto: Philip Unterholzner

L'accortezza di un commerciante ha permesso l'arresto di due contraffattori: la loro azienda, con sede in Piemonte, rivendeva I-phone non originali. Però il commerciante di Merano si è accorto della non autenticità dei prodotti, delle fedeli imitazioni riposte in scatole originali della famosa ditta californiana. Alcuni particolari hanno insospettato il titolare del negozio: il peso minore, il sistema operativo (Android e non Apple) e i numeri IMEI (acronimo che sta per International Mobile Equipment Identity, e che consiste in un codice identificativo di un apparecchio mobile). I cinque telefoni acquistati dall'uomo per 2.000 € si sono rivelati essere non degli I-phone originali, bensì delle copie molto simili prodotte in Cina e acquistabili anche in internet.

La denuncia del commerciante ha condotto i carabinieri in Piemonte, a Novara, dove due cittadini stranieri, anche loro di nazionalità pachistana, sono stati denunciati per truffa, introduzione nello Stato di prodotti contraffatti e sostituzione di persona. Nell'ambito dell'operazione le forze dell'ordine hanno sequestrato anche un gran quantitativo di schede telefoniche attive ma intestate a utenti fittizi. Su questo aspetto della faccenda gli inquirenti stanno ancora indagando. 

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