Politics | Mobilità

“Chiudere non è la soluzione”

Lo afferma l’assessore Mussner riguardo l’ipotesi di istituire fasce orarie per l’accesso a Bolzano. Il sindaco Caramaschi: “Scoraggiare i pendolari dall’usare l’auto”.
Traffico
Foto: upi

Continua a tenere banco la questione legata ai pendolari diretti a Bolzano e all’ipotesi di istituire restrizioni orarie per l’accesso in città una volta terminato il collegamento con il metrobus da e per l’Oltradige, unica soluzione - insiste il sindaco Renzo Caramaschi - in grado di snellire il traffico nel capoluogo, ieri peraltro nuovamente congestionato in varie zone (fra le altre via Galilei, viale Druso, l’Arginale) a causa del maltempo.

“Quando il metrobus sarà in grado di trasportare tutti i pendolari - e parliamo di quasi 22mila persone - sarà opportuno studiare un modo per invogliare se non addirittura costringere queste persone a lasciare il proprio mezzo privato a casa e usare quello pubblico, altrimenti tutta l’operazione che si sta attuando, e che ha un costo rilevante, ovvero 13-14 milioni di euro, compresi i finanziamenti provinciali, perderebbe di senso”, così il primo cittadino.

L’idea di chiudere l’accesso alle auto private dei pendolari in determinati orari - in particolar modo al mattino dalle 7.30 alle 8.30-9 - non piace tuttavia all’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner “anche perché - dice - sono fermamente convinto che non sia con i metodi radicali che si raggiungono i migliori risultati” e quella proposta dalla giunta comunale bolzanina “mi sembra un’idea - aggiunge - che si sposta troppo in là e non posso immaginare che dietro di essa ci sia un progetto realmente ponderato. Occorre un concetto di ampio respiro per riuscire a sgravare il capoluogo dal traffico”.

Sensibilizzazione e miglioramento dell’offerta di trasporto pubblico sono, piuttosto, le strade da percorrere secondo il responsabile provinciale della mobilità. Mussner ricorda inoltre che “stiamo lavorando da anni in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale per fare in modo che i mezzi pubblici siano una reale e concreta alternativa alle auto private, basti pensare a quanto è stato fatto sul cadenzamento orario dei treni e sull’intensificazione dei collegamenti tramite bus”. Non disperare, pare essere il motto dell’assessore, previsioni ottimistiche arrivano infatti dal prossimo completamento delle corsie preferenziali riservate al metrobus.

Buona parte dei lavori è già stata completata, attualmente il comune sta coordinando gli interventi nel tratto di viale Druso compreso fra via Resia e via Mendola. La Provincia, sottolinea Mussner, stanzia 4 milioni di euro, ed entro la fine dell'anno saranno completati 5 dei 9 lotti. “Un metrobus efficiente e una più capillare rete di collegamenti tramite autobus migliorano ovviamente la situazione, ma non si riuscirà mai a coprire completamente lo spostamento dei pendolari con i mezzi pubblici. La Provincia continuerà a sostenere con forza il Comune in tutti i progetti di riduzione del traffico privato, ma non bisogna dimenticare che i pendolari hanno anche un impatto positivo sulla vita della città dal punto di vista sociale, economico e culturale. Non sono soltanto un peso, dunque, ma un reale arricchimento per la vita del capoluogo”, così l’assessore.