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Pastasciutta antifascista

Domani, giovedì 25 luglio, torna la cena con l’Anpi per la caduta di Mussolini: “Contro i nuovi razzismi”. Omaggio a Camilleri e raccolta firme per i beni comuni.
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Foto: Istituto Cervi

Anche Bolzano, assieme a un centinaio di città italiane, ricorda il 25 luglio 1943, giorno della caduta del regime fascista tramite il voto del Gran consiglio del fascismo che mise in minoranza Benito Mussolini, costringendolo alle dimissioni davanti al re Vittorio Emanuele. Un evento dirimente per la Storia italiana, a cui fecero seguito l’armistizio con gli Alleati, l’occupazione nazista dell’Italia centro-settentrionale, la creazione della Repubblica sociale italiana e due durissimi anni di conflitto fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Svolta importante perché fu il primo dei passaggi che portarono alla rinascita democratica del Paese, culminata nel dopoguerra con l’istituzione della Repubblica e il varo della Costituzione.

Per questo l’Anpi, associazione nazionale partigiani dell’Alto Adige, celebra l’anniversario domani, giovedì 25 luglio 2019, 76 anni dopo. “Lo facciamo in maniera solidale e conviviale rinnovando in forma di memoria attiva la famosa pastasciuttata a Campegine offerta dai fratelli Cervi”, spiega l’associazione.

Ricordiamo il 25 luglio 1943, giorno della caduta di Mussolini, in maniera solidale e conviviale rinnovando in forma di memoria attiva la famosa pastasciuttata a Campegine offerta dai fratelli Cervi (Anpi Bolzano)

 

 

L’appuntamento con la seconda edizione della “Pastasciutta antifascista di casa Cervi” è al Bistrò 12 di via Cassa di Risparmio 12/c alle 20 dove, prosegue l’associazione, “oltre alle pastasciutte di Lino e ai vini scelti da Claudio Montresor, si potrà stare insieme trovando storia, cultura, poesia, inclusi alcuni omaggi ai 100 anni di Primo Levi e ad Andrea Camilleri”. Saranno anche raccolte le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dal Comitato Rodotà, sulla riforma giudirica e valorizzazione dei beni comuni

È un modo per ricordare come la Resistenza e il riscatto del Paese si debbano al protagonismo popolare. Ma anche per dire che sono intollerabili, pericolose, oltreché illegali, le manifestazioni ispirate e vecchi e nuovi fascismi e razzismi

“È un modo per ricordare - conclude l’Anpi, che sottolinea l’attualità della ricorrenza del 25 luglio - come la Resistenza e il riscatto del Paese si debbano al nuovo protagonismo popolare maturato proprio in quei mesi. Ma anche per ribadire un messaggio chiaro ed attuale nel segno dell’attualità dell’antifascismo e della difesa e dell’attuazione valori di libertà, solidarietà e pace della Costituzione. Sono intollerabili, pericolose, oltreché illegali, le manifestazioni ispirate e vecchi e nuovi fascismi e a vecchi e nuovi razzismi. Ma diremo anche, con altrettanta forza, che sono in contrasto con i valori della Costituzione le tentazioni autoritarie, i nuovi nazionalismi, gli atti e le norme disumane contro i deboli, tutti i deboli, in particolare quelli in fuga dalle guerre e dalle torture”.