Attenti al lupo
Fucilato. L'ultimo lupo ucciso in Germania veniva dalla Bassa Sassonia e, dopo 600 chilometri percorsi in poche settimane e il suo probabile avvistamento in un frutteto della Baviera, era giunto nella Foresta Nera, in Baden-Württemberg. Dove ha trovato la morte, per mano di un anonimo cecchino: „Sparare a un lupo è reato“, ha ricordato il ministro all'ambiente del Land BW Franz Untersteller (Verdi): chi uccide un lupo è sanzionato con una multa sino a 65mila euro. Si tratta del 24esimo lupo ucciso illegalmente nella Bundesrepublik dal 2000, secondo il Naturschutzbund Deutschland (NABU). Molti ricorderanno la triste fine di "Bruno", l'orso Jj1 del Trentino sconfinato in terra bavarese e abbattuto dai cacciatori - col benestare delle autorità di Monaco. L'orso mancava in Germania da ben 170 anni. Il lupo è scomparso da meno tempo: erano 150 anni che non si vedeva da quelle parti. In Baviera ha fatto capolino la prima cucciolata, e il ministro all'agricoltura Helmut Brunner (CSU) chiede già a gran voce »wolfsfreie Zonen«, "zone libere da lupi".
Per i lupi deve accadere qualcosa di più che una semplice Willkommenskultur
Ucciderli o tutelarli? La domanda è d'obbligo, e divide i tedeschi. "Nei boschi si ulula di nuovo" titola un reportage della Zeit, "Sempre più lupi: spararare oppure no?" domanda la FAZ. Peter Schütte del NABU spiega a Deutsche Welle che quella per il lupo è una paura irrazionale, dovuta ai nostri antenati del Medioevo, per i quali perdere il proprio unico capo di bestiame a causa di un lupo diventava una questione di vita o di morte: "Una coesistenza oggi è possibile", ad esempio attraverso la costruzione di recinti elettrificati per gli animali d'allevamento. Ma questi lavori hanno costi notevoli. "Per i lupi deve accadere qualcosa di più che una semplice Willkommenskultur" chiarisce alla FAZ Johannes Röring della Westfälisch-Lippische Landwirtschaftsverband (WLV). I contadini chiedono un monitoraggio più attento sulla crescita dell'animale, in altre parole: più abbattimenti.
Poveri contadini! Che vivono
Poveri contadini! Che vivono col terrore del lupo! Quanto mi dispiace! Invece in città si vive da Dio! Tutti ci vogliamo bene! Tutti si rispettano! Non c'è nessuno che insulta, aggredisce o uccide qualcun altro! Viviamo con le porte aperte e camminiamo tranquilli per le strade! Nessuno poi si fa male al lavoro! E le biciclette le lasciamo aperte, soprattutto quelle che costano parecchie migliaia di euro. Qui nessuno ruba nulla e tutti si rispettano! Vivere in città è una vera pacchia! Mentre per quei poveri contadini/allevatori dev'essere un vero terrore! Quanto mi dispiace per loro....