Train surfing, minorenni denunciati
Ci sono voluti otto mesi di indagine, ma quando l’episodio emerso all’inizio di febbraio sembrava ormai dimenticato, la polizia ferroviaria di Bolzano ha “chiuso” l’operazione. Nei guai sono finiti alcuni diciassettenni altoatesini, denunciati per interruzione di pubblico servizio, danneggiamento e imbrattamento per tutti i fatti accertati, non solo in ambito ferroviario. Per gli agenti sono loro ad essere saliti sul gancio posteriore di uno dei treni della linea Merano-Bolzano per fare “train surfing”, realizzando con action cam e drone un filmato diffuso sull’account instagram Free.kidz (ora chiuso). Una pratica pericolosissima, come aveva già detto a salto.bz la dirigente della Polfer di Verona Maria Grazia Di Masi. “Sono 42 le persone che nel 2019 hanno perso la vita in modo accidentale in ambito ferroviario” precisa ora la nota della questura bolzanina che comunica le denunce.
Dalle tracce online alle perquisizioni in casa
I ragazzi sono stati individuati grazie agli accertamenti, condotti dalla Polfer in collaborazione con i colleghi della polizia postale e delle comunicazioni, partiti dalle “tracce telematiche delle scorribande postate sui propri account instagram”. Nei giorni scorsi, chiarisce la questura, gli agenti hanno eseguito le perquisizioni presso le abitazioni degli indagati, come disposto dall’autorità giudiziaria, “davanti allo stupore e all’incredulità dei genitori, ignari di quanto accaduto”.
L’episodio emerso nei primi giorni dello scorso febbraio (emblematico il titolo del video pubblicato, “Escaping reality”) aveva fatto scalpore sul web e nei media. Gli autori del gesto (nel video sono in due), mascherati per non essere riconoscibili, erano saliti alla fermata delle stazioni della linea Me-Bo, posizionandosi esternamente sul gancio posteriore del convoglio. Al termine dell’impresa, si sono dileguati nelle campagne circostanti dopo che il capotreno aveva azionato il freno di emergenza, essendosi accorto di quanto stava accadendo.
Le indagini sono partite dalle tracce telematiche delle loro scorribande postate sugli account instagram. Nei giorni scorsi sono state condotte le perquisizioni a casa, davanti allo stupore e all’incredulità dei genitori
La polizia sottolinea come i responsabili dell’azione di train surfing abbiano “ripetutamente assunto comportamenti pericolosi con cui, oltre a esporre a rischio la propria vita, hanno messo a repentaglio anche la sicurezza del trasporto ferroviario”.
“Evitare pericolose emulazioni”
Gli accertamenti hanno permesso di individuare alcuni minori di circa 17 anni, residenti nella provincia di Bolzano. “Il loro comportamento - prosegue la questura - non solo ha arrecato grave pregiudizio alla sicurezza ferroviaria ma rischia di innescare pericolose emulazioni, soprattutto tra gli adolescenti, spesso inconsapevoli delle conseguenze di condotte imprudenti. Sono 42 le persone che nel 2019 hanno perso la vita in modo accidentale in ambito ferroviario”.
La polizia ferroviaria ricorda di essere sempre impegnata nella prevenzione delle condotte illecite e pericolose, con giornate di controllo straordinario su tutta la rete italiana, ma anche attraverso incontri con gli studenti di ogni ordine e grado nell’ambito del progetto di sensibilizzazione ed educazione alla sicurezza ferroviaria “Train…to be cool”. Ovviamente in sicurezza.
Rattrista che le forze dell
Rattrista che le forze dell'ordine perdano tempo con delle ragazzate invece di occuparsi di cose importanti e più gravi. Spendere i soldi dei contribuenti per 8 mesi per inseguire due ragazzini è un po' esagerato e non da certo una buona immagine dei CC.
Certo, i Freekidz sono stati molto ingenui, e capiscono evidentemente poco o nulla di come ci si mantiene anonimi in rete. Usare Instagram è stato il primo errore, non usare VPN e/o TOR per collegarsi a Internet il secondo, vantarsi delle proprie imprese sui social il terzo errore. E ciò nonostante gli intrepidi investigatori ci hanno messo 8 mesi per beccarli!
Tutto questo fa ridere quando poi si vedono le forze dell'ordine che assistono impassibili allo spaccio in piazza stazione.
Ma adesso ci sono due pericolosi criminali in meno in giro per il Sudtirolo. Grazie CC.
In reply to Rattrista che le forze dell by Anonymous Südtirol
Egregio nickname, se aver
Egregio nickname (manco aver gli attributi di scrivere con il proprio nome e cognome...), se aver beccato questi due "geni" contribuirà ad evitare che altri ci provino la considero una notizia positiva perché di giovani vite stroncate per giochi stupidi sui treni ce ne sono, purtroppo, ogni anno. Magari, se anche lì verranno riconosciuti come gli autori, li vorrei vedere rimuovere le scritte che hanno lasciato sul tetto della stazione di Lana e sulla pista ciclabile.
La pessima figura la stai facendo tu insultando più volte con dei giri di parole le forze dell'ordine che null'altro hanno fatto che garantire il rispetto delle leggi. Se queste, che regolano la vita della collettività, vengono violate, è assolutamente normale che vengano fatte delle indagini e si ricerchino i responsabili o presunti tali.
"Complimenti" pure a dare qualche "dritta" su come fare per rimanere anonimi. Saranno cose note, ma nel contesto è disdicevole.
Cosa c'entri ciò con lo "spaccio in piazza Stazione" davvero non si capisce (la discussione si sposterebbe sulle normative vigenti) ma piuttosto furbescamente agganci tale situazione alla questione dei due "kidz". Come i cavoli a merenda.
Infine "auguri" poi per aver denominato i due ragazzi "criminali". Sarà una battuta ma i diretti interessati e le loro famiglie potrebbero anche non gradire come non potrebbero gradire i Carabinieri che hai tirato in ballo visto che le indagini le ha condotte la Polfer, ossia la Polizia Ferroviaria. Mi sa che l'articolo manco l'hai letto.