Environment | PASSO SELLA

“Dolomitesvives, più sole che nubi”

Chiusura del Passo Sella. Theiner: esperienza molto positiva. Mussner: modello per altri passi dolomitici. Gilmozzi: creata nuova condizione per fruire delle aree Unesco.
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Foto: USP

Anno zero per Dolomites vives, la chiusura del passo Sella al traffico di veicoli a motore per nove mercoledì di luglio e agosto 2017 dalle 9 alle 16 con possibilità di circolazione solo per i mezzi a trazione elettrica, le biciclette, gli autobus del servizio pubblico ed i pedoni.

Per il progetto promosso dalle province di Bolzano e Trento in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco è l’ora dei bilanci.  

Quali i risultati?

In media si sono registrati 2.600 visitatori al giorno; 380 persone al giorno hanno partecipato ai vari eventi proposti.

Le minori visite di mercoledì sono state compensate da maggiori afflussi durante la settimana, in particolare nei giorni di martedì e giovedì. Si sono rilevati di mercoledì circa 1.800 veicoli in meno a luglio e circa 2.500 veicoli in meno rispetto a martedì e giovedì. Al riguardo non è stato però computato quanto tale riduzione di traffico abbia inciso sull’inquinamento.

Si è invece calcolato l’effetto del minor traffico sulla riduzione dei rumori: si è assistito ad un dimezzamento dei valori, così come rilevato dall’Agenzia provinciale per l’ambiente.

Le obliterazioni sui bus sono state tre volte tanto rispetto al 2016.

Il 97% dei turisti si è dichiarato soddisfatto. Due persone su tre sono favorevoli all’estensione dell’iniziativa ad altri passi di Sellaronda. Sono emersi in positivo un nuovo significato dei luoghi, visti come più attrattivi e occasione di nuove esperienze.

Scettici invece sono gli operatori economici che hanno accusato perdite economiche di mercoledì, anche se in parte compensate dal maggior business di martedì e giovedì. Ulteriore punti critici si sono rivelati i gates (i cancelli) della val Gardena e del Val di Fassa, che pensati per deviare il traffico sono stati percepiti con bassa attrattività e che un domani potranno invece essere valorizzati per convincere i turisti a frequentare il passo in modo sostenibile.

Questi sono solo alcuni dei dati, presentati ieri (24 ottobre) in conferenza stampa a palazzo Widmann a Bolzano dagli assessori altoatesini Florian Mussner e Richard Theiner, dall’assessore trentino Mauro Gilmozzi nonché da Gerhard Vanzi e Anna Scuttari di Eurac Research, sono l’esito dell’indagine effettuata dall’Eurac Research (su incarico delle province di Bolzano e Trento mediante IDM alto Adige e Trentino Marketing), che ha realizzato 1.886 immagini, 218 video dell’area, 30 video interviste ed ha somministrato circa 400 questionari.

Il focus della ricerca si è concentrato sull’analisi dei flussi delle visite, la percezione dei turisti e la valutazione del significato del passo.
 

L’assessore all’ambiente della provincia di Bolzano Richard Theiner ha detto: “Un’esperienza molto positiva. Ottima la collaborazione tra le province di Bolzano a Trento. Una cosa sono i numeri. Un’altra cosa  è il senso profondo dell’iniziativa. Dobbiamo sviluppare l’idea di come vogliamo vivere in futuro le Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, uno dei posti più belli al mondo. In ogni progetto dove c’è sole, ci sono anche nubi. In questo caso, c’è stato più sole che nuvole e nebbia. Tra quindici anni miglioreranno l’economia e la qualità di vita di questi luoghi e delle persone”.

Un successo condiviso dall’assessore alle infrastrutture e all’ambiente della provincia di Trento Mauro Gilmozzi: “Sui passi dolomitici non c’è un problema di inquinamento. Il passo Sella non è stato chiuso infatti per ridurre inquinamento, ma per creare una nuova condizione di fruizione dei beni patrimonio dell’umanità nell’esercizio dei poteri di regolamentazione del traffico spettanti alle due province di Bolzano e Trento. Sono state messe in gioco le migliori competenze. Si è creato un modello esportabile in altre zone. Si deve guardare al turista del futuro, che si vuole muovere mediante il trasporto pubblico e con mezzi diversi dall’auto. Gli imprenditori del fondo valle non stati tutti soddisfatti, sicché si deve lavorare in particolare sull’informazione e la comunicazione nonché sul maggiore coinvolgimento di tutti gli operatori. E’ necessario poi aprire il dialogo col Veneto”.

L’assessore alla mobilità della provincia di Bolzano Florian Mussner ha parlato di Vividolomites come chance per una migliore qualità di di vita e dovere per le future generazioni: “Si è andati oltre alla ideologia ed alla politica. E’ fondamentale che anche su altri passi si proceda come a passo Sella. Già è giunta una lista di due pagine con richieste di miglioramenti da parte degli albergatori che dovremo coinvolgere sempre di più per la risoluzione dei problemi verificatisi. Si devono infine potenziare gli impianti di risalita per raggiungere i passi”.